Massafra (Cgil): preoccupazione per scarcerazione boss Serve chiarezza

ÒIl diritto alla salute  un diritto fondamentale riconosciuto dalla Carta Costituzionale e va garantito a chiunque. Vorremmo per˜ sapere che cosa abbia spinto il giudice delle misure cautelari del tribunale di Milano a concedere i domiciliari ad un boss condannato per mafiaÓ. Cos“ il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra.ÒIn questa fase di pandemia Ð prosegue il dirigente sindacale Ð abbiamo richiamato pi volte la necessitˆ di organizzare regole e condizioni logistiche tali da garantire la salute e la sicurezza degli operatori, evocando provvedimenti che considerassero una alternativa alle misure detentive per coloro che abbiano commesso reati minori, con pochi anni di pena da scontare. Mai tuttavia avremmo pensato di mettere in discussione i capisaldi del nostro ordinamentoÓ.ÒNoi tutti, magistratura compresa, Ð sottolinea Massafra Ð conosciamo benissimo le ragioni che hanno introdotto nel nostro ordinamento il carcere duro per tutti coloro che sono condannati per reati di stampo mafioso. La pericolositˆ dei boss la si rende nulla se viene impedito loro ogni possibilitˆ di contatto con lÕesterno del carcere. A questo assunto non possiamo mai derogare in nome delle vittime di mafia e di tutti coloro che hanno pagato con la vita il loro impegno per combatterla, in nome dello Stato DemocraticoÓ.ÒRichiamiamo pertanto la Politica e il Governo Ð aggiunge il segretario confederale della Cgil Ð ai suoi doveri, che in questa fase di pandemia riguardano la necessitˆ di occuparsi della situazione delle carceri, tanto quanto la fermezza nel perseguire e applicare la legge nei confronti di chi si macchia di reati di mafiaÓ.ÒLa Cgil Ð conclude Massafra Ð esprime preoccupazione per quanto sta accadendo e sollecita la Commissione antimafia e il ministro della Giustizia ad intervenire in modo adeguato e sollecitoÓ. (Askanews)Mafia: Ass.Georgofili, scarcerazione boss segnale Stato cede ‘Governo e Bonafede facciano chiarezza,siamo offesi e increduli’ÊL’Associazione tra i familiari delle vittime della Strage di Via dei Georgofili di Firenze esprime sdegno e preoccupazione” riguardo alla decisione del giudice di sorveglianza del tribunale di Milano di concedere gli arresti domiciliari al capomafia Francesco Bonura e rispetto al fatto che “a causa dell’emergenza Coronavirus, molti dei mafiosi al 41 bis potrebbero lasciare il carcere e tornare a casa”. “Siamo costernati ed offesi”, dichiara il presidente dell’associazione, Luigi Dainelli, “comprendiamo la situazione di emergenza del Paese e dunque anche delle carceri, ma mentre tutti noi siamo costretti al distanziamento sociale e molti, come gli anziani nelle Rsa, rimangono per evitare il diffondersi del contagio lontano dai luoghi e dalle persone loro familiari, ai mafiosi definitivamente condannati al carcere duro  concesso il privilegio di tornare a casa con il rischio di vanificare tutte le misure di isolamento loro imposte per ragioni di sicurezza, ordine pubblico, giustizia e buonsenso”. L’Associazione, unendosi alle dichiarazioni relative alla vicenda rilasciate “tra gli altri dal magistrato Nino Di Matteo, dal procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci” invita “il Governo, in particolare il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il Parlamento, nella figura del Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra a fare chiarezza su questa vicenda che ci lascia increduli insieme a tutti coloro impegnati in prima linea e a molti onesti cittadini augurandosi che si voglia intervenire con urgenza perchŽ lo Stato non dia il tremendo segnale di poter cedere, nonostante l’emergenza sanitaria, alle proteste e ai ricatti della mafia”. (ANSA).”

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