Natale un po? pi sereno per i lavoratori Eaton: c? un accordo di massima (anche se, forse, meglio chiamarlo soltanto ?impegno?) per la re-industrializzazione dei 70mila metri quadrati che la multinazionale di Cleveland sta ormai abbandonando. E sar la stessa azienda a contribuire in modo sostanziale a questo obiettivo. ? quanto uscito dalla riunione fiume del ®gruppo tecnico di lavoro¯ sulla vertenza che si tenuta ieri in municipio. Niente di sostanzialmente nuovo rispetto al percorso avviato al tavolo romano delle trattative. Ma adesso, sottolineano i sindacati, c? un documento ®nero su bianco¯. Il ®nero su bianco¯ il verbale firmato da tutte le parti coinvolte nella vertenza – ministero, Regione, Provincia, sindaci, sindacati, Assindustria e, ovviamente Eaton – al termine di una riunione iniziata alle 11 e finita dopo le 16. Tale verbale (che riportiamo in questa pagina ndr.) dice, in sostanza, due cose. Da una parte che ministero, Regione e istituzioni locali si impegneranno a favorire la re-industrializzazione Eaton con fondi, finanziamenti, agevolazioni. Quali? Tutto da definire. Si parla di corsi di formazione-riconversione per i lavoratori, di sgravi per i nuovi insediamenti, di sconti fiscali. Sar il protocollo di intesa che le parti si impegnano a firmare entro la fine di gennaio a stabilirlo. L?altro punto forte che Eaton cercher , attraverso una societ di scouting, di trovare un soggetto industriale disposto a insediarsi nell?area oggi occupata dallo stabilimento Eaton. Riassorbendo tutte le maestranze (oggi 340). ?, in altre parole, la ®soluzione Electrolux¯ che avanza. Non a caso pare che l?incarico di scouting possa essere affidato alla Sofit, la stessa societ che ha curato la re-industrializzazione dello stabilimento di Scandicci. E se per Electrolux (450 dipendenti) la soluzione fu trovata con l?arrivo di un?industria di impianti fotovoltaici, non eslcuso che anche per Eaton l?azienda ?salvatrice? arrivi proprio dal comparto delle energie alternative. In fondo l?unico settore che tira e che nel futuro destinato a crescere. Forse ancora pi della nautica, l?altro comparto a cui si guarda nella speranza di dare un futuro ai 340 di Eaton. Cauti ma positivi i commenti dei protagonisti. ®? andata bene¯, dice il sindaco Roberto Pucci che ha ribadito che l?amministrazione si opporr a qualsiasi progetto di frazionamento dell?area. ®Abbiamo fatto un altro passo avanti – dice Marco Battistini, segretario di Fim Cisl – ora c? un impegno formale, abbiamo pi garanzie di prima, le intenzioni, fino a ieri solo verbali, sulla re-industrializzazione si stanno concretizziamo. L?accordo sulla cassa integrazione e sul sostegno al reddito importante, ma noi rivogliamo il lavoro. Chiediamo un?altra industria di dimensioni comparabili a Eaton, che dia qualit del lavoro. Il nostro obiettivo il lavoro, la ricollocazione di tutti i dipendenti¯. Per Alessio Castelli, segretario di Fiom Cgil, il verbale siglato , soprattutto, ®un atto di speranza e di fiducia. Ora gli impegni sottoscritti devono essere rispettati con lealt da tutte le parti in gioco. Quanto al valore delle aree, esso legato, come ha ripetuto il sindaco, al tipo di progetto di chi vi si insedier . Comunque diamo un giudizio sostanzialmente positivo sull?esito dell?incontro¯. E sulla vertenza si muove anche il consiglio comunale. I capigruppo hanno concordato un documento che chiede la piena applicazione dei piani di ricollocazione e invita le istituzioni a farsi carico anche dei lavoratori dell?indotto, ®per trovare loro una collocazione nel sistema produttivo locale¯. Claudio FigaiaDA IL TIRRENO
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