Un presidio pacifico davanti al tribunale per far sentire la propria presenza senza comunque turbare la decisione del giudice. I lavoratori della Eaton si preparano a combattere l?ennesima battaglia non solo sul fronte del diritto, ma anche della correttezza. Per questa mattina infatti prevista la decisione del giudice del lavoro sul ricorso contro i licenziamenti decisi dalla Eaton, presentato dagli avvocati di Cgil, Cisl e Uil. Come gi annunciato, tutti i 300 lavoratori raggiunti dal provvedimento hanno firmato per partecipare al procedimento come parti interessate. ®Sarebbe nostro diritto essere in aula – spiega giacchino pitanti delle Rs aziendali – ma entreremo solo se il giudice lo vorr . Non vogliamo turbare la decisione¯. Ma gli operai – che ieri hanno incassato la solidariet dei colleghi delle Rsu dei nuovi cantieri Apuania e del Pd – faranno comunque sentire la loro voce. In questi giorni la citt stata tappezzata di manifesti che invitavano tutta la citt a scendere in piazza a fianco dei manifestanti per la difesa del lavoro. Con gli operai – che partiranno dalla fabbrica alle 8,30 – sfileranno molti esponenti e politici. Molti studenti si uniranno alla manifestazione da piazza Garibaldi. L?udienza in tribunale si terr dalle ore 10. Intanto dall?associazione industriali arriva una proposta per il ricollocamento dei lavoratori. ®Un piccolo contributo per alleviare la ferita di Eaton – commentano dall?associazione – potrebbe arrivare dando un incarico a professionisti di risorse umane di predisporre, attraverso interviste e colloqui con i singoli lavoratori, una mappa ragionata (ovviamente anonima) dei profili professionali che hanno perso o rischiano il proprio posto. Nelle riunioni organizzate in Associazione, alcune aziende, non molte per la verit , lamentano difficolt nel trovare le professioni ricercate; gli elenchi sommari dei disoccupati del servizio orientamento al lavoro risultano generici e una mappa pi accurata, articolata per mansioni, et , motivazioni e attitudini personali, potrebbe convincere queste aziende a orientare le loro ricerche sulle schiere dei lavoratori coinvolti nelle crisi aziendali. Gli industriali difendono anche l?operato della Eaton in uno scenario di crisi come l?attuale. ®In questo momento le speranze dei lavoratori – commenta Assindustria – sono appese al progetto di reindustrializzazione: la loro rabbia comprensibile ma c? da chiedersi se sono davvero necessari gli strali contro Eaton per presunti intenti speculativi sulle aree. Probabilmente questo non il momento adatto per ricostruirne la storia ma siamo sempre di fronte ad un?impresa che ha acquistato, a prezzi di mercato, un ramo di azienda; che nel corso degli anni vi ha effettuato investimenti per decine di milioni di euro; che ha lasciato, sul territorio, pi dell?85% del valore aggiunto prodotto; che ha sempre operato con elevati std di sicurezza per i lavoratori e curato la loro formazione; che in questi due anni di inattivit ha effettuato comunque pagamenti ai lavoratori per una decina di milioni di euro¯ da ‘Il Tirreno’
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