Massa Carrara: Gozzani (Cgil):, “Precari penalizzati dal Covid, puntare sulle bonifiche e sulla formazione”

Il 2021 è stato il secondo anno segnato dalla pandemia e le conseguenze nel mondo del lavoro apuano si sono fatte sentire. Le hanno sentite soprattutto i precari, quelli che lavoravano in settore che il covid ha chiuso o rallento. Il turismo, in primis. Ma questo non è sicuramente l’unico a cui l’epidemia ha presentato il conto. Paolo Gozzani segretario generale della Cgil di Massa Carrara lo sa e, con IL TIRRENO, fa il punto di questo anno appena passato e di quello che verrà.

Segretario, qual è la situazione attuale in provincia? Quali lavoratori e lavoratrici sono rimasti più penalizzati dall`emergenza Covid-19?
“La pandemia ha reso ancor più critica la già difficile situazione economica del nostro territorio. In questo contesto è stato encomiabile il lavoro svolto da tutto il settore socio-sanitario, nonostante le gravi carenze dal punto di vista degli organici. Noi abbiamo una vertenza aperta per la quale
servono risposte al fine di avere organici coerenti con il carico di lavoro che i dipendenti del settore socio-sanitario sono costretti a sopportare. I lavoratori che hanno subito di più la pandemia sono senza dubbio quelli precari che in numero considerevole hanno perso il lavoro, pensiamo solamente al settore turistico o al commercio”.

Il mondo del lavoro in provincia soffre molto: tanti ancora i precari, il rischio chiusura Sanac, la disoccupazione giovanile troppo alta. Perché secondo lei?
“Viviamo in un territorio debole che spesso non ha avuto la capacità di cogliere le sfide che avevamo di fronte e adesso in una situazione di difficoltà, siamo ancor più penalizzati. Viviamo ancora molte incertezze in merito a quella che ormai è diventata la vertenza simbolo del territorio, visto che ad oggi non ci sono risposte certe per Sanac. Molta preoccupazione c’è anche per l’occupazione giovanile e femminile. Negli anni abbiamo perso pratiche formative e professionalità e spesso le proposte di lavoro sono poco qualificate e precarie”.

Crede che la Regione Toscana dovrebbe aiutare di più la provincia di Massa Carrara?
“Assolutamente sì. La Regione ha molte competenze e deleghe per dare risposte al territorio a partire dal tema bonifiche, ma pensiamo anche al settore formativo, dove abbiamo la necessità di stilare un protocollo sui fabbisogni. Inoltre serve dare continuità alla legge 35 per creare una filiera nel settore lapideo così da mettere in pratica una lavorazione in loco capace di lasciare maggior ricchezza al territorio”.

Quali sfide aspettano il sindacato nel 2022?
“Come Cgil Cisl e Uil territoriali abbiamo aperto una vertenza rispetto alla quale ci aspettiamo risposte. Le nostre priorità passano attraverso la soluzione alla vertenza Sanac, ma anche alla necessità di liberare le aree dai vincoli delle bonifiche, magari andando anche a valorizzare il lavoro di un grande colosso industriale come Baker&Hughes. Così come è fondamentale avere una maggiore distribuzione della ricchezza dal settore lapideo con un attenzione particolare all’ambiente e alla sostenibilità delle lavorazioni. Infine dalla nautica ci si aspetta un salto di qualità, oggi assistiamo ad una lavorazione di bassa qualità, servirebbe invece puntare su una lavorazione a maggior valore aggiunto sfruttando le opportunità derivanti dalla dotazione del piano regolatore del porto”.
Quanto è importante impegnarsi nel sindacato per tutelare i diritti dei lavoratori?
“La vulnerabilità che ci ha ancora di più dimostrato la pandemia implica una maggiore coesione tra i lavoratori, nella pandemia c’è maggior sicurezza e tutela dove ci sono le organizzazioni sindacali grazie alle quali si sono fatti accordi che hanno tutelato il lavoro e i lavoratori. Ancor di più oggi è attuale il riconoscere che nessuno si salva da solo, ma solo attraverso un impegno collettivo si riescono a migliorare e tutelare i propri diritti”.
Di Sara Lavorini da IL TIRRENO ed 03.01.2022

Pulsante per tornare all'inizio