Marmo: rallenta export principali distretti lapidei, -0,14%

Nei primi nove mesi del 2014 l’industria lapidea italiana ha esportato marmi e graniti, grezzi e lavorati per un valore complessivo di 1.094.264.542 euro con un leggero calo (-0,14%) rispetto allo stesso periodo del 2013. Il risultato Š da attribuire alla contrazione dei lavorati in granito e altre pietre, mentre il marmo lavorato segna ancora una crescita del +4,5% rispetto ai primi nove mesi 2013 per un valore di 677,6 milioni di euro. Sono le elaborazioni dell’Ufficio studi dell’Internazionale Marmi e Macchine Carrara. Il 63% dell’export di lavorati in pietra naturale, Š stato realizzato dai primi due distretti italiani: il comprensorio Apuo-versiliese che include le province di Massa-Carrara, Lucca e La Spezia e quello del veneto con le province di Verona, Vicenza e Padova. Entrambi i comparti locali hanno per• registrato una riduzione dell’export di lavorati per -0,6% rispetto allo stesso periodo 2013.Per le aziende del comprensorio apuo-versiliese ha pesato, nei primi nove mesi del 2014, la riduzione dell’export di lavorati in granito verso Stati Uniti (-2% per un totale di 128,4 milioni di euro), Emirati Arabi Uniti (-2,9% per 21 milioni) e, soprattutto, Arabia Saudita che registra -22,8% per un valore complessivo di quasi 21 milioni).Cresce considerevolmente invece l’export verso Regno Unito (+25,4% e quasi 18 milioni) e Kuwait (+65,9% e circa 18 milioni). Le statistiche definiscono con chiarezza un quadro che testimonia il valore assoluto delle aziende italiane nel contesto internazionale e l’importanza dell’area apuo versiliese che nel 2015, dal 18 al 21 giugno, ospiter… Carrara 20115 Marmotec Expo Edition – commenta il presidente di IMM Fabio Felici, sottolineando l’importanza dell’evento internazionale.Il distretto veneto ha invece sofferto la contrazione della domanda di Francia (-10% su un ammontare complessivo pari a 15,5 milioni), Svizzera (-9% su un complessivo pari a 15,5 milioni) e Canada (-15,4% su un valore di 13,2 milioni) mentre aumenta la quota di export verso Stati Uniti (+4,3%, che porta l’export a 79,5 milioni), Germania (+1,9%, pari a 76,8 milioni), Regno Unito (+44,7%, 17,1 milioni) e Russia (+15,6%, 16,4 milioni).Al terzo posto tra i comprensori italiani si colloca quello lombardo (MI-BS-BG) con un export di lavorati nei primi nove mesi del 2014 di 70 milioni di euro e un incremento del +7,14% rispetto allo stesso periodo del 2013. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio