MANOVRA: TREMONTI NON SI DIMETTE. AVANTI CON PRIVATIZZAZIONI (FOCUS

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non si dimettera’, condurra’ in porto la manovra ‘rafforzata e la seguira’ nei suoi sviluppi. Questo, in sintesi, il messaggio che ha dato il responsabile di via XX ettembre nel suo intervento all’assemblea dell’Abi. Le ha chiamate ‘comunicazioni di servizio, date non appena ha preso la parole sul palco. Poi dirotta il suo discorso sulla crisi, che ancora non e’ passata, sull’Europa che deve essere rafforzata politicamente. E conclude dando alcune indicazioni sulle novita’ che saranno introdotte nel decreto correttivo: riprendere il percorso delle privatizzazioni e avanti tutta con le liberalizzazioni. Messaggi rivolti ai mercati che chiedono riforme per stimolare la crescita.Tremonti ha chiarito che il decreto portera’ ‘al pareggio di bilancio senza rinvii a misure successive, come poteva essere la delega fiscale. Ha aggiunto che ‘il decreto per il pareggio di bilancio sara’ rafforzato su tutto il quadriennio e che ‘sara’ definitivamente approvato entro venerdi’. E a chi lo vuole prossimo alle dimissioni fa sapere che ‘il provvedimento sara’ accompagnato nei suoi sviluppi successivi da chi si e’ preso e si prende la responsabilita’ per averlo presentato. Cita Tito Livio: ‘hic manebimus optime ossia qui resteremo benissimo’.Nel decreto sara’ inserita una forte spinta alle privatizzazioni e delle liberalizzazioni. ‘Finita la crisi che ha depresso i valori degli asset, ha sottolineato, bisogna ripartire con le privatizzazioni. A cominciare dai Comuni che, ad eccezione dell’acqua, saranno spinti verso questa direzione da un meccanismo di incentivi e disincetivi collegati al patto di stabilita’ interno. Quanto alle privatizzazioni di assett statali ci sara’ una semplificazione del precedente Dpcm (Decreto del Presidente del Cnsiglio).Inoltre ‘entro sei mesi tutto il campo delle attivita’ sara’ libero, se non si prevede espressamente niente di diverso. E’ una norma europea, scritta in inglese che noi abbiamo tradotto. Un intervento questo che ‘oggi entrera’ in manovra.La crisi ancora non e’ passata e ‘tutto cio’ che l’ha causata e’ ancora presente, la massa dei derivati e’ attiva.’Niente di quello che si doveva fare e’ stato fatto, ad esempio le regole. Sono stati tre anni persi. Il Ministro si e’ poi soffermato sulla necessita’ che l’Europa acquisti un maggior peso politico e ha rilanciato l’idea degli eurobond.Nel 2003 ho presentato la proposta degli eurobond e credo sia l’unica soluzione per evitare che i debiti sovrani inneschino le crisi e le speculazioni. ‘O c’e’ la direzione della logica politica per farli, oppure non ci sono alternative, ha concluso Tremonti. ASCA

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