Manovra: Fp Cgil, riforma colpisce 75% dei redditi a Prato

“La riforma finanziaria contenuta nella legge di bilancio colpisce il 75% dei redditi a Prato. Si colpiscono soprattutto quei lavoratori che si sono messi al servizio degli altri”. Lo afferma la Fp Cgil di Prato rispetto alla manovra di bilancio in discussione, approfondendone gli effetti sulla propria realtà. “Il 42% dei cittadini pratesi percettori di reddito avranno un beneficio minimo dalla revisione degli scaglioni di reddito e delle nuovi percentuali di prelievo fiscale. La riforma governativa lascia al palo oltre 62.000 cittadini il cui reddito non supera la soglia dei 15.000 euro producendo un risparmio annuo che va da 45 a 230 euro medi”, spiega la sigla Fp Cgil Pistoia e Prato in una nota. “Il dato genera un allarme su cui deve porsi l’attenzione di chi governa. La situazione non migliora di molto – afferma il segretario Sandro Malucchi – per coloro che percepiscono un reddito contenuto tra i 15.000 e i 26.000 euro annui. Il 32% della popolazione del capoluogo di Provincia, quasi 47.320 persone secondo i dati del Ministero dell’Economia relativi al 2019, otterranno un beneficio che mediamente non supererà i 177 euro annuali disperdendo il precedente bonus fiscale che si attestava a 1200 euro. Un saldo negativo pesantissimo che colpirà tutti i professionisti dei servizi alla persona quali gli infermieri di prima nomina, gli operatori socio sanitari, gli educatori dei centri socio sanitari, ovvero i pilastri su cui si è articolata la prima fila dell’opposizione al Covid. Insieme a loro verranno colpiti dai provvedimenti della finanziaria tantissimi altri lavoratori che la pandemia ha costretto a casa, magari in cassa integrazione, riducendogli notevolmente gli stipendi”. Secondo l’analisi della Fp Cgil “i benefici ricadranno sul 20% di popolazione pratese – 30.300 persone – che, avendo redditi compresi tra 26.000 e 55.000 euro, beneficeranno di un risparmio di 522 euro medi con picchi fino a quasi 1000 euro per chi percepisce redditi intorno i 40.000 euro. L’ultimo 5% di cittadini è quello annoverabile tra i benestanti e i ricchi, ovvero con redditi che sopravanzano i 55.000 euro fino a 75.000 euro – il risparmio è per 3.000 persone ed è mediamente di 470 euro – e infine quello di coloro che superano i 75.000 euro producendo un risparmio, per quasi 3500 persone, di 270 euro annuali”. “La legge finanziaria privilegia – secondo la Fp Cgil – chi non ha sofferto la crisi degli ultimi due anni e colpisce il 75% dei cittadini pratesi”. Infine Malucchi lancia un appello chiedendo “alle forze politiche cittadine di farsi portavoce, presso le sedi nazionali dei partiti di governo, di una situazione che indebolisce quasi 110.000 persone in una città che già da tempo si trova a fronteggiare tantissime situazioni di crisi e di difficoltà economica”. (ANSA).

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