?E inaccettabile che a pagare i costi della crisi vengano chiamati sempre i cittadini pi deboli, tanto pi che la spesa sanitaria in Italia gi pi bassa della media UE e dei paesi OCSE?. Riportiamo in questo post quanto scritto in una nota dalla Cgil. Sia la Segretaria Confederale, Vera Lamonica che ÿil responsabile Politiche della salute, Stefano Cecconi, condannano i provvedimenti emersi dalla bozza di manovra economica che annunciano ancora tagli alla sanit : ?oltre 5 miliardi – ricordano – con un finanziamento per il 2013 e 2014 che verrebbe incrementato al di sotto del PIL nominale e che quindi non coprirebbe nemmeno linflazione?.I due dirigenti sindacali sottolineano come ?oltre alla stangata sul personale, questa volta si annunciano ?costi standard per ottenere risparmi, ma solo un trucco, perch la manovra ha gi stabilito che comunque il finanziamento viene ridotto. Come se non bastasse – proseguono Lamonica e Cecconi – dal 2012 tornano i ?super ticket da 10 euro per ogni ricetta sulle visite specialistiche e dal 2014 sono previsti nuovi ticket sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie, compresi i ricoveri?.ÿAlla luce di questi provvedimenti la Cgil sostiene che ?insistere con i tagli, invece che riqualificare la spesa, vuol dire ?programmare il disavanzo delle regioni, compromettendo il difficile percorso di risanamento di quelle impegnate nei piani di rientro. Bisogna rovesciare questa impostazione regressiva – concludono Lamonica e Cecconi – che considera il welfare un peso invece che un grande investimento contro la crisi e per lo sviluppo?.
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