Una manovra a favore dei ricchi, contro i pi deboli e un attacco alla previdenza e all’ assistenza. La Comunit Papa Giovanni XXIII, fondata a Rimini da don Oreste Benzi, denuncia come la manovra annunciata dal Governo privilegi la parete pi agiata del paese e comporti pesanti restrizioni per i meno abbienti. Una misura come la riduzione dell’adeguamento delle pensioni a partire da 1.400 euro lordi mensili – commenta il responsabile generale dell’associazione, Giovanni Ramonda – danneggia famiglie gi oggi in difficolt . Vengono annunciati pesanti tagli all’integrazione scolastica come un limite ai docenti di sostegno o l’utilizzo di ore a disposizione di altri docenti, misure che a questo punto potrebbero gettare nel caos le classi in cui sono inseriti uno o pi disabili. Allarma anche il fatto che si voglia por mano per legge delega a una riforma del sistema assistenziale. Dopo aver coltivato a lungo la cultura del sospetto nei confronti dei disabili, col pretesto dei falsi invalidi, si prosegue nel tentativo, gi in parte riuscito, di ridurre le prestazioni previdenziali e assistenziali. Temiamo che dietro ‘razionalizzazioni’ e ‘riordini’ si nasconda una diminuzione generalizzata delle previdenze erogate a persone gi in grave difficolt a causa della loro disabilit e gi pesantemente colpite dal calo dei servizi conseguente ai tagli alla spesa sociale. Contemporaneamente – aggiunge Ramonda – le misure annunciate nella prevista legge delega alleggeriscono il carico fiscale della fascia pi alta di ben tre punti, mentre lo spostamento della contribuzione sulle imposte dirette (Iva) colpirebbe tutta la popolazione indiscriminatamente. La prevista riduzione dei costi della politica rinviata a fine legislatura ha pi che altro il sapore di una beffa. Per questo la Comunit Papa Giovanni XXIII si unisce alle proteste di altre associazioni e chiede al Governo e ai Parlamentari di non approvare tali provvedimenti. (ANSA).
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