Un ‘contropiano’, alternativo a quello proposto dal commissario del Maggio musicale Francesco Bianchi, per risanare l’ente lirico in gravi difficolt economiche, salvando tutti i posti di lavoro e al tempo stesso risparmiando annualmente 1,5 milioni di euro attraverso tagli al contratto integrativo ed una diversa gestione degli orari e dei carichi di lavoro. Questa la proposta, sostitutiva rispetto allo schema di risanamento prospettato da Bianchi (4,5 milioni di risparmi annui con licenziamenti) presentata al commissario oggi da rappresentanti di Cgil e Uil, nel corso di un tavolo di confronto sulla crisi del teatro. L’obiettivo – hanno spiegato Silvano Ghisolfi e Leone Barilli, Cgil e Uil – fare in modo che non si perda nemmeno un posto di lavoro: secondo noi, con questo piano e con questi numeri si tratta di un obiettivo possibile. Sulla proposta la Cisl, non presente alla riunione di oggi, ha preso tempo: ha chiesto ai vertici del teatro e alle altre sigle 48 ore per riflettere sulla piattaforma e valutare il da farsi, ha spiegato Angelo Betti. E rispetto al ‘contropiano’ di Cgil e Uil, il sindacalista ha espresso la necessit , come sforzo aggiuntivo, di coinvolgere il livello nazionale dei sindacati nella ‘vicenda Maggio’ e di introdurre garanzie certe che, una volta effettuata questa nuova tornata di sacrifici, i lavoratori del teatro non debbano ancora una volta trovarsi costretti ad affrontarne altre. Finora sempre successo questo. Il sindacato degli orchestrali Fials, ha presentato invece un ‘contropiano settoriale’, per scongiurare la rimozione del corpo di ballo del Maggio. Ci sono dentro razionalizzazioni e risparmi per ridurne drasticamente il costo ,a giorni daremo i dettagli, ha detto l’esponente della sigla Antonio Pavani.(ANSA).
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