Mafia: Morcone, per vita aziende accelerare assegnazione beni sottratti. Codice Antimafia, Cgil: niente alleggerimenti&
Rendere pi facile la strada dell’assegnazione dei beni, anche immobili e non arrivare alla confisca definitiva quando le attivit produttive sono ormai moribonde: questo l’obiettivo, ha spiegato il capo di Gabinetto del Viminale, il prefetto Mario Morcone, del disegno di legge sul riutilizzo dei beni confiscati alle mafie sul quale il ministero e il ministro Minniti sono molto impegnati, in discussione al Senato. Governo e parlamento sostengano con forza e coraggio politico l’attivit dell’Agenzia per i beni confiscati. Anche il patrimonio immobiliare – ha sottolineato Morcone al convegno ‘Beni sequestrati alle organizzazioni criminali: quanti sono, dove sono’, organizzato da EY – va assegnato velocemente, attraverso la vendita. Un passo avanti importanti sarebbe l’assegnazione diretta dei beni immobili da parte dell’Agenzia. Per quanto riguarda le attivit produttive, attenzione particolare al tema della forza lavoro: dobbiamo riuscire a trovare percorsi che consentano di dimostrare che l’azienda pu continuare a vivere in un regime di legalit . Il sequestro dei beni – ha detto Morcone – non ha solo funzione in chiave di sicurezza ma anche sociale ed economica. Si tratta anche di dare un valore simbolico all’attivit di contrasto alle mafie, perch si incrina l’immagine delle famiglie criminali. Quindi l’efficacia delle misure patrimoniali pi grande e profonda delle stesse misure personali. Perch la storia dimostra la capacit di condizionamento anche di chi detenuto. (ANSA)Legalit . Codice Antimafia, Cgil: niente ®alleggerimenti¯Siamo preoccupati per quanto sta avvenendo al Senato nel corso del dibattito parlamentare sul Codice Antimafia. Le richieste di Gianni Letta a nome di Forza Italia per ‘alleggerire’ i contenuti sono una cosa inaccettabile e indecente. Cos il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra.Il Paese deve liberarsi con decisione dei fenomeni mafiosi e di corruzione e deve farlo in fretta. Si perso perfino troppo tempo per questa vitale riforma, sostiene il dirigente sindacale. Ora – continua – ci aspettiamo dalla maggioranza di governo rigore e fermezza e nessun arretramento sul testo portato in aula dalla Commissione Giustizia.Il segretario confederale della Cgil sottolinea che le aziende sequestrate e operative sono circa 18.000 e coinvolgono 200.000 lavoratori. Dati che – sostiene in conclusione Massafra – evidenziano l’urgenza di aggredire questa enorme economia mafiosa che produce un fatturato di 20 miliardi di euro, e la necessit di finanziare la riforma della Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati per gestire al meglio questo enorme patrimonio dello Stato. da rassegna.itMafia: Infocamere, 17.838 imprese sequestrate, 10mila attiveLe imprese sequestrate alle organizzazioni criminali nei registri delle Camere di Commercio sono 17.838, con un totale di quasi 250mila addetti e un valore di 21,7 miliardi. Le cifre, presenti nella banca dati di Infocamere sono stati illustrati dal direttore generale Paolo Ghezzi al convegno ‘Beni sequestrati alle organizzazioni criminali: quanti sono, dove sono’, organizzato da EY. In particolare, le aziende attive sono 10.329, ossia il 57,9%, mentre il 13,7% hanno ormai dismesso ogni attivit e oltre il 28% si avviano al fallimento. Le oltre 10mila aziende ancora attive danno lavoro a 200mila persone e hanno un valore di 21 miliardi. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, La Campania ha il 18% delle imprese sequestrate attive, circa 3mila, altrettante si trovano nel Lazio; 2.600 sono in Sicilia e 2.500 in Lombardia. (ANSA)