Un ‘Percorso della Legalità’, collegato alla Via Francigena, è stato inaugurato oggi nella Tenuta di Suvignano, simbolo dei beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata in Toscana. La cerimonia è avvenuta oggi in occasione dei festeggiamenti per i due anni dal ritorno della tenuta, che si estende per 713 ettari nei comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo, nella disponibilità dei cittadini, affidata alla gestione della Regione attraverso Ente Terre. Presenti, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Monica Barni, l’assessore regionale alla legalità Vittorio Bugli, la prefetta di Siena Maria Forte, e il direttore vicario dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia Saverio Ordine. Il percorso, spiega una nota, attraversa il cuore della tenuta ed è puntellato da pannelli che ne raccontano la storia. In occasione delle celebrazioni è stato anche presentato il video ‘Il riscatto della legalità: Suvignano e altre storie’, che raccoglie le testimonianze di chi affronta tutti i giorni sul campo i temi della legalità. Dal direttore della Dia Giuseppe Governale al presidente della commissione antimafia dell’Assemblea legislativa siciliana Claudio Fava, figlio del giornalista Giuseppe Fava ucciso da Cosa Nostra nel 1984; dalla presidentessa della Fondazione Falcone, Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso nella strage di Capaci, fino al parlamentare Paolo Siani, fratello del giornalista Giancarlo freddato dalla camorra e don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Nel video intervengono sia il presidente della Toscana Enrico Rossi sia l’assessore Bugli. “Quest’anno non abbiamo potuto ripetere la grande festa del 2019 per Suvignano – spiega l’assessore -. Tuttavia abbiamo voluto, assieme ai sindaci di Monteroni d’Arbia e di Murlo, mantenere questo appuntamento per sottolineare come la lotta per la legalità si nutre anche di simboli e di ricorrenze che le istituzioni hanno il dovere di mantenere”. (ANSA).
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