Mafia. Dda Firenze: traffico rifiuti, 6 arresti. Smaltite abusivamente 200 mila tn. Sigilli a due aziende di Livorno

Sei persone sono state arrestate dai carabinieri forestali, in esecuzione di una misura di custodia cautelare ai domiciliari disposta dal gip su richiesta della Dda fiorentina, nell’ambito di un’inchiesta per traffico illecito di rifiuti. I reati contestati sono traffico di rifiuti, associazione per delinquere e truffa aggravata ai danni della Regione Toscana, quantificata in circa 4 milioni di euro. I militari stanno perquisendo abitazioni, sedi legali e discariche di persone fisiche e societ… operanti nel settore dei rifiuti, procedendo al sequestro di documenti e materiale informatico. Nell’operazione sono coinvolti circa 150 carabinieri del comando per la tutela forestale in servizio in Toscana e nella province di Chieti, Cuneo, Bologna e La Spezia.In provincia di Livorno Š stato inoltre eseguito il decreto del giudice per le indagini preliminari fiorentino, di sequestro preventivo di tutti i beni aziendali di due importanti societ… operanti nel settore dei rifiuti. L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, oltre ad avere applicato le misure cautelari coercitive, ha disposto l’interdizione per un anno da qualsiasi attivit… professionale inerente il settore dei rifiuti per altri cinque indagati che attualmente rivestono cariche apicali presso importanti impianti di trattamento, discariche e societ… di trasporto rifiuti. L’attivit… d’indagine, iniziata dall’ex corpo forestale dello Stato nel marzo 2015 per conto della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, Š stata coordinata dal dottor Ettore Squillace Greco ora affiancato dal Dottor Giulio Monferini e si Š svolta con collegamento di indagini tra le procure di Firenze e di Livorno.(ANSA).Traffico rifiuti: smaltite abusivamente 200 mila tonnellateSono circa 200mila le tonnellate che secondo gli inquirenti sarebbero state smaltite abusivamente in due discariche della provincia di Livorno, tra il 2015 e il 2016, dalla presunta organizzazione criminale al centro dell’inchiesta della Dda di Firenze, che oggi ha portato all’arresto di sei persone. In questo modo, ipotizzano gli investigatori, sarebbero stati realizzati profitti illeciti per 26 milioni di euro, omettendo tra l’altro di versare 4,3 milioni di euro di ecotasse alla Regione Toscana. Secondo quanto ricostruito, i rifiuti speciali, in alcuni casi pericolosi e nocivi, venivano miscelati con altri e mascherati come ordinari, per abbattere i costi di smaltimento. I sigilli sono scattati per due aziende di Livorno attive nel settore del recupero e del trattamento dei rifiuti, la Lonzi Metalli srl e la Rari srl. Da queste aziende i rifiuti sarebbero transitati in due discariche del Livornese gestite da due aziende a partecipazione pubblica, la Rea di Rosignano Marittimo e la Rimateria di Piombino. Tra i rifiuti che arrivavano in discarica passando per ordinari e innocui, materiali nocivi come stracci imbevuti di sostanze tossiche, filtri olio motore e toner. (ANSA)Traffico rifiuti:interi tir senza controllo verso discaricheUna parte consistente degli scarti tossici pericolosi al centro dell’inchiesta della Dda di Firenze che ha portato a sei arresti, almeno tre tir ogni settimana, arrivava nelle discariche del Livornese da una ditta di Prato, la Fbn srl, specializzata nel trattamento dei rifiuti. In alcuni casi, come testimoniato da alcune telecamere nascoste piazzate dagli investigatori, gli indagati si limitavano a far transitare i tir carichi di rifiuti speciali pericolosi nei cortili delle ditte specializzate nello smaltimento, da dove uscivano subito dopo senza che fosse stato eseguito alcun trattamento. I rifiuti, entrati come pericolosi, ne uscivano declassificati a ordinari e poi venivano stoccati nelle discariche. Agli arresti domiciliari sono finiti Emiliano Lonzi, gestore di fatto della Lonzi metalli srl e della Rari srl; Stefano Fulceri, responsabile del piazzale rifiuti della Lonzi Metalli; Marco Palandri, collaboratore e gestore della Rari; Anna Mancini, dipendente e funzionaria amministrativa della Rari; Stefano Lena, responsabile del piazzale Rari srl, e Alessandro Bertini, collaboratore della Fbn srl di Prato. Per il procuratore capo di Livorno Ettore Squillace Greco, che ha coordinato le fasi iniziali delle indagini quando ricopriva l’incarico di sostituto procuratore della Dda di Firenze, il modus operandi dell’organizzazione criminale Š paragonabile a quello usato dalla Camorra nella Terra dei Fuochi: Siamo di fronte a un gruppo che commetteva il maggior numero di reati in questa materia – ha affermato -. Si tratta di episodi che non hanno nulla a che fare con la Camorra, ma un certo modo di gestire e trattare i rifiuti Š significativo. (ANSA).Traffico rifiuti: indagato, ‘I bambini? Che muoiano’. Frasi choc in merito ad una discarica vicino a una scuolaCi mancavano anche i bambini che vanno all’ospedale, che muoiano. Cos uno degli indagati nell’inchiesta della Dda di Firenze per traffico illecito di rifiuti, che oggi ha portato all’arresto di sei persone, parlando dei rischi di stoccare abusivamente rifiuti pericolosi in una discarica situata vicino a una scuola. Non mi importa nulla dei bambini che si sentono male – prosegue l’uomo senza sapere di essere intercettato -, io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti.Un altro degli indagati si lamenta di alcuni rifiuti tossici che sono stati portati in discarica, sempre senza essere trattati, ma poi li accetta: Mi ci hanno messo tre o quattro big bag tipo toner – dice – me lo devono dire quando fanno queste cose, bisogna parlarne.

Pulsante per tornare all'inizio