Ogni anno attivit illegali come mafie, evasione fiscale e corruzione sottraggono circa 500 miliardi di euro alle economie legali. Un costo enorme che ricade sull’intera collettivit , aggrava i costi della crisi, compromette le possibilit di sviluppo. Lo denunciano Arci, Libera e Avviso pubblico che il 30 marzo daranno il via assieme Cgil, Cisl, Uil e a ‘La lingue de l’Enseignment’, il viaggio della Carovana internazionale antimafie. L’iniziativa denominata Se sai contare inizia a camminare un tour in 70 tappe in giro per l’Italia presentato oggi a Roma che durer 69 giorni. Obiettivo: denunciare situazioni critiche che emergono nei territori attraversati, portare solidariet e rendere visibili le tante esperienze positive di lotta alle mafie, corruzione, malaffare. I due furgoni della Carovana partiranno sabato da Tunisi, dopo aver partecipato al Forum sociale mondiale, e si imbarcheranno su un traghetto che li porter in Sicilia. Tappe finali il 6 giugno a Milano, Firenze e Roma. Quest’anno il viaggio ribalta il tragitto tradizionale e finisce al nord, perch anche l estesa la criminalit organizzata, ha spiegato il coordinatore della Carovana Alessandro Cobianchi. La criminalit organizzata non consce crisi – ha aggiunto il procuratore della Direzione nazionale antimafia e vicepresidente dell’Anm, Anna Canepa – questo un viaggio di consapevolezza e deve arrivare anche nei territori del nord. Con la criminalit organizzata, ha sottolineato il presidente di Avviso pubblico, Andrea Campinoti, la possibilit di crescita ci viene sottratta. Se mancano risorse in Italia si aggrediscano i capitali mafiosi e non si operino tagli alla scuola o all’amministrazione pubblica. Dai dati ricordati oggi dagli organizzatori, sono 11.238 i beni immobili e 1.708 le aziende confiscate alla criminalit organizzata al 7 gennaio 2013. Il 43% si trova in Sicilia, ma la quarta regione per confische, dopo Campania e Calabria, la Lombardia. La corruzione sottrae al Paese risorse per 60miliardi di euro l’anno mentre l’ampiezza dell’economia sommersa stimata fra i 255 e i 275 miliardi di euro. Tra i collaboratori delle associazioni promotrici dell’ iniziativa anche la squadra di calcio Nuova Quarto per la Legalit , che apparteneva al clan camorristico dei Polverino e dopo essere stata sottratta alla Camorra stata affidata alle associazioni antiracket.(ANSA).MAFIA: PREFETTO FIRENZE, CON CRISI IMPRESE PIU’ VULNERABILILa provincia di Firenze e la regione Toscana non sono terre di mafia, per non si pu escludere una certa permeabilit alle infiltrazioni mafiose che vengono da fuori. Qualche piccolo segnale si visto, in particolare a causa della debolezza e della sofferenza del settore commerciale e imprenditoriale. Lo ha detto il prefetto di Firenze, Luigi Varratta, intervenendo oggi al convegno Fare rete contro le mafie: le infiltrazioni del crimine organizzato a Firenze. Si tratta di una penetrabilit molto difficile – ha sottolineato Varratta – perchqui manca l’elemento fondamentale dell’organizzazione mafiosa: il consenso sociale. Al contrario, molto forte il controllo sociale da parte della societ civile, istituzioni e cittadini. Il prefetto ha precisato che non sono presenti strutture criminali solide ma singoli soggetti collegati a famiglie calabresi, siciliane e campane. Si tratta di soggetti autoctoni che dopo un lungo processo di integrazione ? ha spiegato – hanno finito per riproporre da noi metodologie criminali e i modelli comportamentali tipici delle tradizionali organizzazioni di stampo mafioso. Secondo Varratta, questa presenza, in un momento di grave crisi come l’attuale, costituisce pi che una preoccupazione a causa della debolezza e della sofferenza del settore commerciale e imprenditoriale che potrebbe essere esposto al rischio di infiltrazioni. Occorre giocare d’anticipo – ha concluso il prefetto – facendo quadrato intorno a queste imprese in difficolt . Creare un sistema di protezione, una rete di istituzioni, associazioni, sindacati e forze dell’ordine, che tenga alto il livello di attenzione per impedire le ingerenze mafiose nell’economia legale del territorio. Al convegno, aperto dai saluti dell’assessore comunale alle attivit produttive Sara Biagiotti, hanno preso parte, tra gli altri, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, e il responsabile di Libera per la Toscana don Andrea Bigalli. (ANSA).
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