Mafia: 1.000 giovani a Firenze contro l’indifferenza

Sentinelle di se stessi contro l’indifferenza. Mille ragazzi al Puccini per dire no a mafia e illegalit…. Sono cose che capitano. A volte ce la caviamo cos, ma Š grazie anche all’indifferenza che piccoli e grandi reati prosperano, al pari delle cattive abitudini. Invece per combattere l’illegalit…, quella di tutti i giorni, come le mafie occorre l’impegno di tutti. Lo raccontano, riporta una nota della Regione, in un video gli studenti di una scuola superiore di Padova, tra i 1.000 ragazzi dai 15 ai 19 anni, la maggior parte toscana ma arrivati da tutta Italia, che stamani hanno partecipato al teatro Puccini di Firenze alla conferenza finale Giovani sentinelle della legalit…, un’iniziativa della Fondazione Caponnetto promossa e sostenuta dalla Regione Toscana. In collegamento ‘skype’ Š intervenuta una scuola di Corleone (Palermo). E’ stato interessante ascoltare questi ragazzi – commenta l’assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, che stamani Š intervenuto al teatro Puccini -. E’ stato interessante anche vedere i lavori che questi ragazzi hanno realizzato sul tema della lotta alla mafia. Il magistrato Caponnetto sapeva che senza la formazione e l’impegno dei giovani, il paese non pu• avere un futuro degno. Mai abbassare la guardia, diceva, come quando sottolineava che la Toscana non Š terra di mafia, ma la mafia c’Š e ne va dunque tenuto conto. Quanto male possa fare l’indifferenza ben lo riassumeva cinquantatrŠ anni fa Ethel Merman nella commedia Questo pazzo pazzo pazzo mondo: Cose che capitano? – diceva ad un certo momento nel film – Capitano soltanto perch‚ questo Paese Š pieno di gente che quando queste cose capitano dice ‘sono cose che capitano’ ed Š per questo che capitano Caponnetto – ha ricordato Bugli – incontrava spesso gli studenti nelle scuole e gli invitava a godersi la vita, innamorarsi ed essere felici, ma a diventare partigiani anche di un nuova Resistenza, quella dei valori e degli ideali. Li invitava a non aver paura di pensare, denunciare e agire da uomini liberi e consapevoli. Li invitava ad essere sentinelle di se stessi. E questo Š appunto il senso dell’iniziativa di stamani. Sentinelle di se stessi e contro l’indifferenza. Al Teatro Puccini di Firenze assieme all’assessore Bugli sono intervenuti anche la senatrice Alessa Petrglia e la vice sindaco di Firenze Cristina Giachi. Sul palco a rappresentare la fondazione Caponnetto c’era Domenica Bilotta. Ha partecipato anche Angelo Corbo, ispettore di polizia che ha fatto parte della scorta del magistrato Giovanni Falcone ucciso a Capaci.(ANSA)

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