LUCCHINI, PIOMBINO – SVILUPPI POSITIVI, MA RESTANO PESANTI INCERTEZZE
Il lavoro svolto dal tavolo regionale con la presenza delle Istituzioni e delle OO.SS., ha aperto un nuovo spiraglio sulla vicenda Lucchini.Le Banche si stanno dichiarando disponibili ad accettare lasseveramento del piano finanziario ed industriale, liberando cos risorse che possono arrivare dando una prima risposta, sia alla liquidit dellAzienda, sia verso le imprese dappalto. Si devono compiere ancora alcuni passaggi, compreso il CDA dellAzienda, dopodich nella prossima settimana ci dovrebbe essere lufficialit delloperazione.Questo obiettivo stato raggiunto grazie al lavoro, alliniziativa, alle lotte e alle pressioni di pi soggetti, istituzionali e sindacali, a partire dal Presidente della Regione.La partita per non ancora finita; si apre ora un nuovo scenario che dovr essere ben governato. Infatti le incertezze per il futuro non sono ancora scomparse, a partire dalla difesa delloccupazione, al fatto che la fermata dellAFO a Dicembre rappresenta unincognita per quanto riguarda la ripartenza, alla necessit di mantenere lintegrit del ciclo siderurgico che rappresentano un obiettivo imprescindibile del sindacato.Lasseveramento del piano finanziario lascia intatti tutti questi temi, anzi ora dopo aver tamponato l’emergenza si tratta di lavorare per un futuro certo. Bisogner ragionare di quale piano industriale sar presentato, di quantit e qualit della produzione e attraverso quali investimenti. E altres chiaro che le Banche pretenderanno che a gestire l’azienda siano dei nuovi responsabili; questi nuovi manager dovranno avere un profilo industriale, se vogliamo che la logica di governo sia non solo finanziaria, ma anche industriale.Poi c tutta la partita di un nuovo soggetto proprietario da individuare, ma che avr bisogno di nuove condizioni da costruire, per rendere fattibile un eventuale interessamento, a partire dalla soluzione per quanto riguarda il tema delle bonifiche.Ecco quindi che la richiesta di un incontro ai tavoli ministeriali rimane urgente e necessaria, perch l che si possono costruire le condizioni di una svolta vera per il futuro della siderurgia piombinese e delleconomia di un territorio vasto. Limpegno della Regione, delle Istituzioni a tutti i livelli, ma anche del Sindacato di categoria e confederale, dovr proseguire per garantire un futuro sicuro al lavoro industriale e allo sviluppo di questo territorio.ÿAlessio Gramolati (Segr. Gen. CGIL Toscana)ÿÿÿÿÿÿ Maurizio Strazzullo (Segr. Gen. CGIL Livorno)ÿÿÿÿÿÿÿ Giuseppe Bartoletti (Coord. di zona CGIL Livorno)ÿLUCCHINI, CONFERMATO IL LUNGO STOP ALL’ALTOFORNO: SCIOPERO E ASSEMBLEEÿ A seguito della decisione aziendale di confermare la lunga fermata dell`altoforno di Lucchini e in mancanza di garanzie sul futuro dei circa 170 contratti a termine i sindacati hanno proclamato uno sciopero di due ore per turno. Il management ha anche comunicato che il percorso di asseverazionedel piano in dirittura d`arrivo: a meno di colpi di scena luned dovrebbe arrivare il via libera definitivo. ? quanto si appreso ieri pomeriggio al termine dell`incontro tra i vertici aziendali e i rappresentanti dei lavoratori. I sindacati hanno consegnato all`azienda un pacchetto di 8 ore disciopero da oggi fino al 23 dicembre. Stasera a scioperare saranno i lavoratori del turno 20-22 e quelli del turno 22-24. Gli altri sciopereranno domani dalle 8 alle 10. Nello stesso orario si terr un`assemblea di fronte alla portineria dello stabilimento. Non escluso che nei prossimi giorni siano decise altre forme di protesta. L`azienda non ha perci accolto la richiesta dei sindacati di continuare a far marciare l`altoforno: rimpianto (in cui sono occupati circa 200 operai) andr dunque in fermata dal 23 dicembre al 18 gennaio. La fermata del Tve (treno vergella) sar anticipata al 15 di lavoratori della Lucchini di Piombino cembre mentre tre giorni dopo sar la volta del Tmp (treno medio piccolo) . Il Tpt sar fermato invece il 28 dicembre.I tre reparti occupano intorno ai 900 addetti. Nessuno stop invece alla cocheria che occupa circa 250 operai. ®Fermare l`altoforno per cos tanto tempo costituisce un rischio¯ taglia corto il segretario provinciale della Fiom Luciano Gabrielli. L`azienda ancora non ha fatto chiarezza su numeri e modalit di ricorso agli ammortizzatori sociali ma, secondo una prima stima dei sindacati, a finire in cassa integrazione dovrebbero essere non meno di 1700 lavoratori. Il futuro dei circa 170 contrattiin scadenza da ora fino a maggio 2012 (70 scadranno entro fine anno) appare intanto sempre pi incerto. Nel corso dell`incontro di ieri il management ha ribadito che al momento non ci sono i presupposti per poter pensare a una riconferma. Dopo l`incontro con l`azienda si tenuto il consiglio di fabbrica. Il segretario provinciale della Fim-Cisl Fausto Fagioli non nasconde che ®c` alta preoccupazione¯. Il coordinatore delle rsu Fiom Mirko Lami conclude: ®Il governo deve convocarci urgentemente¯. Intanto il futuro di Lucchini sar al centro dell`incontro in programmaluned a Piombino al Centro giovani. All`iniziativa, organizzata dal Pd, parteciperanno il sindaco Gianni Anselmi, il segretario della federazione Pd Valerio Fabiani e il responsabile nazionale del settore economia e lavoro del partito Stefano Fassina.evangelisti@hotmail.it da L’Unit Toscana