Sotto il grido di Piombino non deve chiudere, circa 2.000 lavoratori della Lucchini, compresi quelli delle imprese dell’indotto, in adesione allo sciopero di 24 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm, si ritroveranno domani mattina a Venturina (Livorno) ad una grande manifestazione per rivendicare il proseguimento dell’attivit produttiva dell’acciaieria di Piombino e dire no al preannunciato stop dell’altoforno. Da tre anni proclamiamo, scioperi, manifestazioni e convegni – dice Vincenzo Renda, segretario provinciale Uilm di Livorno – ma ancora oggi non abbiamo ottenuto risultati. Con lo sciopero di domani intensificheremo le nostre richieste perch il Governo acceleri risposte che facciano chiarezza sul futuro dell’acciaieria e diano un po’ di serenit al futuro di tutto il comprensorio. L’ultimo incontro, venerd scorso, al Mise, tra sindacati, istituzioni locali e sottosegretario De Vincenti non aveva dato esiti soddisfacenti: non stata infatti accolta la richiesta di Fim, Fiom e Uilm, tesa ad affrontare la questione dei progetti futuri con gli impianti in funzione. Il Governo vuole accelerare sul futuro, ma il problema arrivarci al futuro, ha chiosato il sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, a fianco di lavoratori e sindacati anche nell’ultimo presidio alla fortezza del Rivellino.Una delegazione dei lavoratori della Luchini si incontrata con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con il presidente del Consiglio Enrico Letta, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci. All’incontro, che si svolto in una saletta, hanno preso parte anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ed il sindaco di Firenze Matteo Renzi.ÿ(ANSA).
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