Lucchini: Jndal arriva a Firenze, incontra prima il premier poi il governatore e torna la speranza. Il Punto (Ansa)

(di Michele Giuntini) (ANSA) Un’iniezione di acciaio indiano: cos potranno ripartire, almeno in parte, gli impianti Lucchini a Piombino, comparto laminatoio. E disponibilit… a un investimento per una nuova ‘area a caldo’, per tornare a produrre, presto, acciaio nella citt… toscana. E’ questo l’impegno che il magnate Sajian Jindal, alla guida del colosso della siderurgia Jws Steel, ha espresso stamani a Firenze in due incontri diversi. Uno col premier Matteo Renzi e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti, visti presto nella sede della prefettura in una riunione tenuta ultrariservata a cui potrebbe aver partecipato perfino l’imprenditore amico di Renzi, Marco Carrai. Un altro, a seguire, col presidente della Toscana Enrico Rossi nella sede della Regione in piazza Duomo, a poche centinaia di metri. Un giro d’orizzonte a tutto campo, quello con Renzi, sulla situazione della siderurgia. Si sarebbe parlato dunque anche di Taranto e di Terni, ma soprattutto di Piombino. Jindal Š interessato all’acquisto della Lucchini, Š tra i cinque che ha fatto un’offerta, e crede nel polo piombinese come testa di ponte per il mercato d’Europa per il suo gruppo che nel Vecchio Continente non conta su apparati industriali di rilievo. In cambio, per•, ha chiesto, alle istituzioni impegni precisi: un porto competitivo per l’attracco delle grandi navi, l’energia per far funzionare la nuova ‘area a caldo’, la bonifica del vecchio sito industriale, il supporto ai finanziamenti pubblici stabiliti per la siderurgia. Back to old days of glory, tornare ai vecchi tempi gloriosi di Piombino capitale della siderurgia, ha scritto Jiindal nel libro delle visite della Regione: Spero che aiutiamo Piombino a tornare ai vecchi giorni di gloria con il nuovo piano industriale. Sembra pi— di un segnale. E i tempi riferiti dal presidente Rossi sono incoraggianti e paiono dare il senso di una svolta strutturale. I passaggi cruciali, secondo i piani di Jindal, sarebbero quelli di una prossima riapertura del laminatoio dove lavorare acciaio indiano della Jws con 6-700 addetti ricollocati tra i 2.000 totali in forza alla Lucchini; poi, nel giro di tre mesi da questo primo start, quindi inizio 2015, un piano con la presentazione di una nuova ‘area a caldo’ per tornare a produrre acciaio, con un tempi, se tutto va bene, di due anni e un riassorbimento ulteriore di maestranze. Tutto subordinato ad accordi distinti e successivi tra il commissario straordinario per la Lucchini, Piero Nardi, e Jws Steel, verso cui si dovrebbe marciare a buon passo nelle prossime settimane per rispettare queste intenzioni. Oggi riprende la speranza per la produzione di acciaio a Piombino, ha detto Rossi che auspica per Piombino un futuro da polo della siderurgia in Europa e che a Jindal ha confermato gli impegni delle istituzioni. Tra questi, l’escavo del porto, che procede spedito e gi… ad ottobre, dice il governatore della Toscana, le grandi navi vi potranno attraccare, anche quelle con l’acciaio dall’India. Inoltre, l’energia, una questione decisiva, su cui il confronto Š aperto. Quindi i 60 mln di euro previsti dalla Regione per ripresa industriale a Piombino, che ci sono e sono confermati. E perfino sulla bonifica del vecchio sito (Jindal ha parlato di ripulitura) dove Rossi Š commissario e sta procedendo con gli appalti. Insomma sembra che oggi si sia fatto un passo avanti decisivo, ha commentato Rossi: E se ce la faremo a far produrre di nuovo acciaio, sar… un fatto straordinario. A Piombino il sindaco Massimo Giuliani si sente autorizzato a pensare che Jsw voglia contribuire a riaccendere l’area a caldo e la Uilm parla di non buona, ma ottima notizia, mentre la Fiom con Mirko Lami chiede a Renzi e Rossi di sciogliere una serie di perplessit…. Paolo Francini, l’operaio Lucchini che nei giorni scorsi ha fatto lo sciopero della fame ha per• detto: con Jindal ho l’impressione che ci sia ancora tutto da capire.

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