LUCCA: SEI VITTIME DELL’AMIANTO IN FABBRICA DOPO 22 ANNI LA PROCURA CHIEDE IL PROCESSO

UNA STORIA che, purtroppo, risale, si fa per dire, alla notte dei tempi. A distanza, infatti, di oltre venti anni dal periodo in cui avvennero i fatti, la Procura di Lucca ha chiesto il rinvio a giudizio per gli amministratori e soci della ex Colged (Costruzioni lucchesi gas e elettrodomestici), ditta con sede sulla via Romana, nella periferia cittadina che produceva cucine elettriche e stufe a gas, accusati di omicidio colposo plurimo in concorso. Negli anni tra il 1995 e il 2004 sei operai sono morti per aver respirato fibre di amianto. Nei guai sono finiti Lino Pizzi, 83 anni, legale rappresentante dell?azienda dal 1976 al 1981 e Giancarlo Riccomini, anch?egli amministratore dal 1981 al 1983, entrambi soci dell?azienda. L?udienza preliminare di ieri mattina Š stata aggiornata al 18 marzo. La richiesta di rinvio a giudizio Š stata approntata dal sostituto procuratore Antonio Mariotti.L?INCHIESTA ha preso avvio a seguito di un?indagine dell?Inail che aveva accertato che i sei decessi erano stati, inequivocabilmente, causati dall?esposizione all?amianto. I morti sono Mauro Tomei, 59 anni, Pierluigi Monticelli, 51 anni, Marcello Luschini, 58 anni, Gilberto Lucchesi, 64 anni, Giulio Franceschini, 56 anni e Amedeo Colesanti, 53 anni.L?AZIENDA occupava, nel suo periodo di maggior fulgore, 250 dipendenti. Pizzi e Riccomini sono gli ultimi due dirigenti della Colged rimasti in vita. Il primo Š assistito dall?avvocato Pier Luigi Pellini mentre il secondo dall?avvocato Mario Andreucci. ®E? vero che l?azione penale non Š prescritta ? spiega Pellini ? ma le uniche persone coinvolte hanno pi— di ottant?anni¯. ®Colged? ? esordisce al telefono Lino Pizzi ? Certo che la ricordo, ma Š passato tanto tempo e non ho voglia di parlarne. Lasciateci in pace¯. Ieri mattina in tribunale c?Š stata la costituzione di ben 14 parti civili, mogli e figli degli operai defunti. Tutti assistiti dall?avvocato Gabriele Dallara di Pietrasanta: ®Ci sono stati danni enormi per molte persone, ma noi non vogliamo infierire vista anche l?et… dei due amministratori. Tuttavia compiremo tutti i passi necessari, sia in sede penale sia in sede civile, per arrivare fino in fondo¯.®PER NOI Š stato un calvario ? racconta Cristiana Tomei, figlia di Mauro ?. Mio padre seppe di essere malato dopo che l?Inail gli mand• una lettera con cui lo invitava a farsi visitare visto che alcuni suoi colleghi si erano ammalati. Lui and• e apprese la terribile notizia. Ecco, io credo che mor quel giorno, anche se la morte avvenne un anno dopo…¯. ®Alla Colged ? ricorda Umberto Franchi, all?epoca responsabile Fiom-Cgil ? si producevano cucine elettriche e stufe a gas. L?amianto in fibre lo utilizzavano per la parte elettrica, per cui i lavoratori lo facevano con le mani e la sera, con la sistola di aria compressa, ripulivano finendo per respirare a pieni polmoni le particelle di amianto. Il 18 settembre 2000, in un accordo con l?Inps, riuscimmo a vedere riconosciuta l?esposizione a rischio amianto a circa 100 operai della Colged che avevano prestato servizio a partire dal 1 gennaio 1960 e fino al 31 dicembre 1984. Si trattava di un grosso successo che apr la strada ad altri casi analoghi, a cominciare da quello della Breda¯.di ALDO GRANDI DA LA NAZIONE

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