Due disagi sono all?ordine del giorno per i dipendenti comunali. Il primo la carenza di organico, il secondo la lentezza a operare da parte del Comune, che ®sta dilanzionando qualsiasi intervento¯. Cos spiega Marcello Massei, segretario provinciale della funzione pubblica Cgil, alla fine dell?assemblea che ieri, per tre ore, ha riunito i lavoratori comunali. Un malcontento che ®potrebbe sfociare – aggiunge Massei – anche in una protesta generale di tutti gli addetti. Ormai sono tante le richieste inevase¯. Massei spiega anche che ®ci sono difficolt a capire quali progetti ha in cantiere il Comune per distribuire le risorse del salario accessorio, cos come per istituire il fondo per il salario accessorio, che ad oggi non definito¯. A rallentare i processi poi c? stato un altro fatto: l?avvicendamento in palazzo Orsetti del direttore generale: il dottor Rosario Celano infatti stato sostituito dal dottor Massimiliano Volpi. La carenza di personale ormai cronicizzata per gli organici comunali. Massei ricorda che all?inizio degli anni Novanta i dipendenti comunali erano oltre 1.200. Non pi tardi del 2008 erano 530 ®e oggi non superano il numero di 490 – aggiunge il sindacalista -. Le assistenti sociali, per la carenza di personale, hanno gi decretato lo stato di agitazione e in prefettura il Comune si impegnato a colmare le lacune almeno di una unit . Ma ancora non c? stato alcun riscontro. Non escluso che se le cose non cambieranno, tutto il personale del Comune decreter lo stato di agitazione, non solo le assistenti sociali. Il Comune annuncia concorsi, ma il personale continua a diminuire¯. Il 2010 poi si annuncia gi come un anno difficile, perch ®ci saranno cambiamenti, anche riguardo al salario accessorio. Non si pu tollerare lo stato di incertezza. E chiediamo al Comune di accelerare i tempi per le decisioni¯, conclude Massei. Barbara AntoniDA IL TIRRENO
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