Prato dice no alla violenza sul lavoro. Nella mattina di marted 31 gennaio, alla sede della Camera di Commercio, le associazioni sindacali e di categoria pratesi hanno firmato un Accordo quadro territoriale sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro. Dieci i firmatari del protocollo d?intesa ? Cgil, Cisl, Uil, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Prato e Pistoia, Cna Prato, Confartigianato Prato, Confesercenti Prato, Legacoop e Confcooperative ?, che ribadisce l?inaccettabilit di ogni atto o comportamento che rappresenti un abuso, una minaccia, un?umiliazione o, nei casi pi gravi, una violenza in un contesto lavorativo.®Lo scopo di questo accordo sensibilizzare e informare il pi possibili le realt aziendali, sia i datori di lavoro che i dipendenti ? spiega la responsabile del Coordinamento Donne di Cgil Prato Manuela Marigolli ? su un problema che deve essere contrastato. Aver unito le nostre voci per dire tutti insieme ?no? alla violenza sul lavoro un bel successo, che ci rende orgogliosi¯. L?accordo applica a livello territoriale quello firmato lo scorso anno su scala nazionale da Confindustria insieme a Cgil, Cisl e Uil, il quale a sua volta recepisce l?accordo quadro europeo del 2007.Da oggi in poi l?accordo pratese entrer nelle aziende della citt , che ne riceveranno una copia da consegnare a tutti i dipendenti e i cui titolari saranno invitati a firmare una dichiarazione che attesta la contrariet della propria impresa alla violenza sul lavoro e l?impegno di tutti a contrastarla.®A Prato non ci sono segnali di preoccupazione particolari riguardo a questa tematica ? commenta Cristina Pacini di Confartigianato Prato ?. Si tratta di un?iniziativa a scopo pi che altro preventivo. Anche se sappiamo bene che spesso si tratta di casi che difficilmente emergono e di cui a volte c? anche poca consapevolezza¯. Diverse le forme di molestia o violenza che possono concretizzarsi sui luoghi di lavoro ? si va da quelle di natura fisica a quelle psicologiche a quelle sessuali ?, che possono avvenire tra superiori e subordinati ma anche tra colleghi o da parte di terzi (come clienti o fornitori). A subirne in maggiore misura sono le donne, ma anche alcune categorie ?a rischio? come gli omosessuali o i disabili.L?accordo indica inoltre il dipartimento di prevenzione della Usl e la consigliera di Parit della Provincia di Prato come strutture a cui le vittime di molestie o violenza sul lavoro potranno rivolgersi per assistenza psicologicae sanitaria e per consulenza. ®L?idea quella di promuovere un monitoraggio di questo tipo di situazioni ? spiega il presidente di Cna Prato Claudio Bettazzi ?. Anche perch spesso si tratta di forme di pressione che ci si vergogna a denunciare¯.(fonte: iltirreno.it)
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