Lo studio dello sportello Donna della Cgil di Firenze: ecco chi sono le utenti. Il servizio si allarga alla provincia

?Discriminazione di fatto, difesa di diritto: l’azione sindacale dopo l’approvazione del Jobs Act: questo il titolo del convegno di oggi (organizzato dal Coordinamento Donne Cgil Firenze e Toscana) in Camera del lavoro in Borgo Greci, con gli interventi di Elena Cherubini (Responsabile Coordinamento Donne Cgil Firenze), l’avvocata Marina Capponi (che ha parlato del contrasto alle discriminazioni nel lavoro alla luce dei nuovi provvedimenti del Jobs Act), Camilla Sanquerin (Ufficio Vertenze), Paola Galgani (Segretaria Generale della Camera del Lavoro di Firenze).Nel corso del convegno si Š parlato anche dell’attivit… dello sportello ?Donna chiama donna? della Camera del lavoro (telefono 0552700417, mail donnachiamadonna@firenze.tosc.cgil.it), che si avvale anche della collaborazione di una avvocata. Da anni lo sportello (che d’ora in poi far… tappa una volta al mese anche a Figline, Empoli e Borgo San Lorenzo) assiste donne con problemi di lavoro, donne incinta che non sanno come coniugare la maternit… con il mestiere, donne discriminate o maltrattate, o che hanno un genitore non pi— autosufficiente o che vogliono adottare un bambino. ?Abbiamo investito sullo sportello per dare assistenza e strumenti alle persone in presenza di situazioni di discriminazione, Š un importante presidio di ascolto e per questo abbiamo deciso di allargare il servizio anche alla provincia?, ha detto Paola Galgani.Le casistiche su chi si rivolge allo sportello sono tante: una fotografia esce da uno studio, rivelato al convegno di oggi, su un campione di 200 donne che si sono recate in questi anni allo sportello.Le fasce d?et… pi— rappresentate vanno dai 35 ai 55 anni, ma con una presenza di ultra 66enni al 16%. Lo stato civile pi— frequente Š il matrimonio, seguono separate e single, ma con un 17% di convivenze (solo il 14% sono divorziate); nella stragrande maggioranza – e indipendentemente dallo stato civile – con figli, mentre le non italiane sono al 18% (presenza significativa). Come facilmente intuibile, se pensiamo a tutte le statistiche che riguardano le donne, quelle che si sono rivolte allo sportello sono per lo pi— istruite: solo il 18% con la scuola dell?obbligo, a fronte di un 34% con titoli nella sfera universitaria, da laurea breve a master, e un?alta presenza di diplomi. Sono prevalentemente occupate nei servizi e nel pubblico impiego; poi vengono le pensionate, ma cominciano a essere molto presenti i contratti ?atipici?: sono il 22%, mentre al 17% si trovano le disoccupate o casalinghe. Ma perch‚ si rivolgono allo sportello? Il primo approccio Š per chiedere informazioni e per la separazione, ma si trova un 9% di donne che ritengono di subire mobbing. L?11% denuncia molestie sul luogo di lavoro (due i casi di stalking), il 26% denuncia violenza. La violenza subta Š al terzo posto fra i motivi che portano le donne al servizio.C?Š anche un numero importante di persone che si sono rivolte per motivi che vanno dalle informazioni sull?adozione alle procedure per riconoscimenti parentali, fino alle discriminazioni sul luogo di lavoro, da affrontare con l’Ufficio vertenze e la categoria di riferimento. Pi— della met… delle donne che si sono rivolte a ?Donna chiama donna? non Š iscritta alla Cgil, ma il 73% conosce il servizio tramite informazione sindacale (dal sito o dai rappresentanti aziendali). ?E?, quindi, una platea di donne che gi… pensa alla nostra organizzazione con una aspettativa positiva e di fiducia?, ha detto Valeria Cammelli, referente del servizio. Aggiungendo: ?Ora vogliamo ampliare il lavoro dello sportello, rendendolo pi— omogeneo al lavoro delle categorie e della confederazione, per un continuo scambio di informazioni sulle normative legate ai diritti attinenti la condizione femminile. Organizzando, insieme al Coordinamento donne Confederale, seminari – oggi il primo esempio – sui temi di pertinenza, per veicolare informazioni, valorizzare la formazione a partire dalle delegate e dai delegati, e sensibilizzare tutte le lavoratrici e i lavoratori?. disposizione delle cittadine e dei cittadini di questo territorio, a sostegno di una tutela individuale allargata rispetto alle tipiche competenze sindacali, ponendosi come punto di ascolto e di analisi dei problemi vissuti da una parte importante della popolazione?.

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