LO SPI DELLA TOSCANA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 22 GIUGNO A ROMA
Firenze – A poco pi di una settimana dallaÿmanifestazione del 22 giugno che avr al centro il lavoro, ÿSPI,ÿFNP e UILP dellaÿToscana hanno riassunto i motivi dell’adessione alla protesta in una lettera congiunta che pubblichiamo.ÿÿI danni prodotti dallaÿcrisi e dalla disoccupazioneÿhanno investito tutti, iÿpensionati e le pensionate, i giovani cui si nega il futuro e i tanti ultra cinquantenni che non riescono pi a rientrare nel mercato del lavoro.ÿSiamo di fronte a una crisi che haÿrotto le reti disolidariet ÿe cancellato fino ad oggi risorse per investimenti.ÿTantiÿanziani sono a rischio povert : per lo scarso potere di acquisto delle pensioni che in 15 anni si ridotto del 33%, per la bassa qualit e accesso ai servizi di welfare e per il costante aumento del costo della vita, dei prezzi e delle tariffe.I pensionati continuano a pagare un prezzo altissimo nei confronti della crisi e sono stati tra i principali destinatari insieme ai lavoratori e ai giovani delle politiche di solo rigore adottate da chi ha governato negli ultimi cinque anni.Ci che sta avvenendo in Europa e nel mondo pone anche a noi linterrogativo e il compito di individuare le strade per evitare che in nome della crisi vengano colpite le persone pi fragili e pi esposte, a partire dagli anziani e dai giovani.? per questo motivo cheÿSPI, FNP e UILP della Toscanaÿassumono e fanno propri i contenuti del documento unitario CGIL CISL e UIL del 30 aprile 2013, le motivazioni con le quali le Confederazioni Nazionali hanno proclamato la manifestazione nazionale del 22 giugno a Roma e unitariamente individuano tre percorsi di lavoro:Crescita e lavoroÿper i giovani, donne, disoccupati, precari, ma anche per consentire al nostro sistema produttivo di poter competere. Una rinnovata politica industriale che guardi a tutti i settori, a piccole e grandi imprese per creare lavoro e futuro per i giovani. Promuovere azioni sociali di reinserimento al lavoro, sviluppare la ricerca e le nuove tecnologie per favorire il mantenimento allattivit produttiva milioni di persone ultra cinquantenni e sessantenni.Rifinanziare gli ammortizzatori e tutto quello che attiene al sostegno al reddito di chi in difficolt .Uguaglianza e giustizia socialeÿinvestendo in welfare come motore di sviluppo e per sostenere i diritti di cittadinanza universalistici: previdenza per i giovani e revisione Legge Fornero, correggere il nuovo sistema previdenziale e renderlo per davvero flessibile prevedendo incentivi per chi si ferma pi a lungo. Combattere la povert crescente e lesclusione sociale di fasce di persone sospinte fuori dalle attivit produttive.Affrontare i nuovi bisogni, iÿnuovi diritti e le nuove opportunit che linvecchiamento pone alla societ . Difesa del sistema salute universalistico anche attraverso la riorganizzazione dei servizi territoriali, fino alla realizzazione di un piano nazionale per la ?non autosufficienza? in grado di intervenire e rispondere ai bisogni di milioni di persone. Come cita la Costituzione, la tutela della salute diritto fondamentale di ogni cittadino.Infine una riforma fiscale che determini una diversa e pi equa distribuzione della ricchezza, la riforma dellIMU difendendo chi ha una abitazione sola e con un tetto riferito al valore dell’immobile. Revisione, semplificazione ed efficientamento, da parte del Parlamento, delÿsistema istituzionale. ? poi legalit , serio impegno nella lotta allevasione e agli scandali, agli inaccettabili costi della politica e forse giunto il momento di programmare una giusta e non ideologica patrimoniale.Servono insomma misure per la crescita tenendo insieme risanamento, sviluppo e redistribuzione della ricchezza.SPI, FNP e UILPÿper equit e giustizia, ritengono altres che non possa essere pi rimandato il ripristino della perequazione annuale per le pensioni a tutela di chi ha lavorato duramente per molti anni versando regolarmente i contributi!Il 22 giugno prossimo i pensionati toscani a Roma per la manifestazione Nazionale Confederale unitaria, faranno sentire la loro voce per chiedere che i temi del lavoro, in tutte le sue componenti, e dellequit tornino al centro delle scelte politiche ed economiche.Solo cos potremo garantireÿun futuroÿsia alleÿgiovani generazioni che agli anziani!ÿ