LO SPI CGIL TOSCANA RICORDA MIRIAM MAFAI

ÿFIRENZE ÿ- Ieri a Roma Š mortaÿMiriam Mafai. La Mafai giornalista e scrittrice Š stata personaggio a pi— sfaccettature: militante antifascista negli anni della Resistenza, femminista ante litteram, giornalista prima nei giornali vicini al Pci nel dopoguerra (”Paese Sera” in particolare), poi tra i fondatori di ”Repubblica” nel gennaio 1976 che non avrebbe pi— lasciato, militante tutta d’un pezzo negli anni del Pci in cui era legata sentimentalmente a Giancarlo Pajetta.ÿLoÿSpi Cgil della Toscana si unisce la cordoglio per la scomparsa di una importante testimone dei nostri tempi e la ricorda con le parole di Paolo Serventi Longhi:ÿÿÿForse non tutti ricorderanno, in queste ore di lutto per il giornalismo italiano, che Miriam Mafai Š stata anche una sindacalista, direi una grande sindacalista nella Federazione della Stampa di cui fu presidente dal 1984, eletta al congresso di Sorrento, fino al successivo congresso di Acireale. ÿDeterminata sostenitrice dell’autonomia della professione, della libert… e del pluralismo dell’informazione, Miriam ha segnato l’ultima fase della capacit… di aggregazione della corrente sindacale di Rinnovamento, e fu tra i primi ad accorgersi che il giornalismo stava cambiando ed era ormai una vera e propria industria della notizia.Noi sindacalisti alle prime armi, eravamo alle prese con i primi tagli occupazionali, i primi contratti difficili, le difficolt… che avevamo nelle redazioni a far prevalere i diritti del lettore e l’indipendenza dei professionisti dalle regole del mercato, della pubblicit… ÿe dall’espansione della televisione, quella di Stato e quella commerciale, ÿe, successivamente, degli altri media.Per noi Miriam, cos come Paolo Murialdi, Sandro Curzi, Luciano Ceschia, Piero Agostini, Adriano Falvo, e poi Bruna Bellonzi, Sandra Bonsanti, Sergio Borsi, Vittorio Roidi e tanti altri, erano l’anello di congiunzione tra il Giornalismo, quello dei grandi professionisti, che lottavano per i diritti, e la qualit… dell’informazione, del prodotto giornalistico in tutte le sue forme di allora, i giornali, la radio e la tv, le agenzie di stampa.ÿAnche quando Rinnovamento ebbe una crisiÿche cost• cara al movimento dei giornalisti liberi, l’esempio e la forza di Miriam e degli altri dirigenti del sindacato ci diedero la spinta, pur tra qualche animata e inevitabile discussione, a rimetterci insieme e a difendere il ruolo sindacale e sociale, ma anche politico, laddove Š stato necessario, del sindacato dei giornalisti.E Miriam fu straordinaria nello spingerci, anche a calci nel sedere, a ritrovare le ragioni di un giornalismo unitario, libero e coraggioso, al quale dovrebbero fare riferimento non tanto coloro che nelle redazioni sono sempre pi— soli e sempre meno garantiti ma soprattutto i pi— giovani, sfruttati e mal pagati, alla ricerca di un precariato che raramente si coniuga con la libert… e l’autonomia della professione.ÿ(fonte: Rassegna.it)

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