“Lo sciopero fiscale di Confcommercio è eversivo”: a Pisa Cgil contro sindaco

Leggiamo sulla stampa della solidarietà del sindaco di Pisa nei confronti dello sciopero fiscale annunciato da Confcommercio Toscana.
Fatto salvo le difficoltà obbiettive e più generali del settore, che coinvolge tanto le imprese quanto i lavoratori, viene da chiedersi come si dovrebbero comportare proprio i lavoratori che insieme ai pensionati alimentano circa il 90% delle entrate fiscali Irpef.
La fiscalità generale rappresenta la fonte principale delle risorse che nel nostro Paese sostengono lo stato sociale e i servizi che vengono erogati a tutti i cittadini.
In questo senso lo sciopero fiscale appare eversivo e contrario al patto sociale di cittadinanza che lega qualsiasi comunità.
Senso della misura e ricerca delle possibili soluzioni sarebbero assolutamente auspicabili, visto il difficile momento che attraversa tutto il Paese.
Dalle Istituzioni ci aspetteremmo di certo comprensione per tutte le categorie in difficoltà, ma nel quadro dell’art.53 della nostra Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Secondo noi la rivendicazione da avanzare riguarda la quantità di risorse eque e mirate nelle situazioni di maggiori difficoltà, senza nulla concedere a roboanti secessioni fiscali che alla fine hanno il solo risultato di ridurre i servizi pubblici, dalla sanità all’istruzione.

Mauro Fuso
Segretario Generale Cgil Pisa

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