Livorno. Porto e occupazione precaria, Bellandi (Nidil Cgil): “mobilitazione lavoratori Intempo”

All’interno del porto di Livorno ci sono almeno 40 lavoratori “usa e getta”: sono i lavoratori dell’agenzia di somministrazione Intempo utilizzati da Alp, l’unica agenzia di lavoro portuale autorizzata dalla legge 84/94 a fornire manodopera alle imprese durante i picchi produttivi.
Molti addetti della Intempo lavorano ormai in ambito portuale con contratti discontinui da oltre un decennio, con poche tutele e nessuna certezza sul proprio futuro.
Riteniamo che sul porto sia possibile trovare un giusto equilibrio tra l’esigenza delle imprese di poter disporre lavoro flessibile e la necessità di creare finalmente buona occupazione: per arrivare a questo risultato è però necessario che le imprese che necessitano di far fronte ai picchi produttivi facciano ricorso al personale messo a disposizione da Alp, così come previsto dalla normativa 84/94. Il problema però è che diverse aziende – invocando strumentalmente la libertà di impresa – hanno fino ad adesso preferito assumere direttamente personale a tempo determinato per brevi periodi, senza così ricorrere ad Alp. Tutto ciò non ha fatto altro che generare nuova precarietà all’interno del nostro scalo.
Una situazione del genere non è più tollerabile. Chiediamo all’Autorità di sistema portuale e al Comune di Livorno di vigilare affinché sul porto si crei davvero lavoro di qualità e non invece infiniti bacini di lavoratori precari senza una stabile prospettiva occupazionale. I lavoratori somministrati del porto sono pronti a mobilitarsi: Nidil-Cgil sarà come sempre al loro fianco.
Filippo Bellandi, segretario generale Nidil Cgil Livorno

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