?Sempre pi difficile trovare parole per esprimere il dolore, la rabbia di fronte all’ennesimo incidente mortale sul lavoro. Anche la rabbia certo, il sentimento che insieme al cordoglio per una giovane vita spezzata era nel cuore e nella testa dei compagni di lavoro della vittima che si sono immediatamente fermati per un’ora di sciopero di protesta?: cos Daniela Capelli quando la notizia dell’incidente mortale l’ha raggiunta a Monaco, in Germania, dove si trova per impegni sindacali. ?Il lavoro vita, non pu, non deve uccidere?, ha detto ancora. ?In questi giorni, poi, al dolore e alla rabbia?, ha aggiunto, ?si mescola anche lo sconcerto per quanto sta succedendo in parlamento per iniziativa del governo e della sua maggioranza. Sotto il titolo di semplificazione, pensate un po’, c’ chi lavora per togliere l’obbligo, per l’azienda, di denunciare alla magistratura gli incidenti sul lavoro, l’obbligo rimarrebbe, solo verso l’INAIL, l’assicurazione, con il rischio che qualora esistano colpe e colpe gravi in carico a qualcuno per i magistrati sar certamente pi difficile perseguire i colpevoli, ne parleremo approfonditamente nei prossimi giorni nell’ambito dell’assemblea degli RLS (rappresentanti lavoratori per la sicurezza) e RSU (Rappresentanze sindacali Unitarie) in programma a Firenze? ?La Cgil Toscana?, ha concluso Daniela Capelli, ?si stringe al dolore della famiglia e degli amici del giovane operaio, ha condiviso la fermata di un’ora attuata nel cantiere o condivider ogni altra iniziativa che la propria categoria sindacale dovesse decidere nelle prossime ore. nb
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