Livorno: fiaccolata contro le morti bianche in ricordo di Lorenzo Mazzoni e Nunzio Viola. Ancora morte a San Ferdinando (RC)

Una fiaccolata sul lungomare di Livorno, in ricordo di Lorenzo Mazzoni e Nunzio Viola, dipendenti della ditta Labromare e morti il 28 marzo 2018 nell’esplosione di un deposito di acetato di etile nel porto industriale di Livorno Š stata promossa dai familiari e dagli amici delle due vittime. Sono passati 12 mesi da quel terribile giorno – raccontano gli organizzatori – ma il dolore per la scomparsa di Nunzio e Lorenzo Š ormai parte di noi. Il nostro dolore Š lo stesso di centinaia di persone che hanno perso i loro cari a causa di incidenti sul lavoro. Per tenere alta l’attenzione di tutti quanti sul dramma delle morti bianche, abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione, in ricordo di Nunzio e Lorenzo, ma anche in ricordo di tutti quei lavoratori che non ci sono pi—. Con le nostre fiaccole vogliamo illuminare la notte di Livorno e ribadire un concetto universale: la piaga delle morti bianche pu• essere sconfitta solo se lavoriamo tutti assieme. L’appuntamento Š per le ore 21 sul viale Italia, all’altezza della baracchina La Vela. Il corteo percorrer… poi il viale, lungo la passeggiata, in direzione nord, fino alla terrazza Mascagni. Qui verr… osservato un minuto di silenzio in ricordo di Lorenzo Mazzoni e Nunzio Viola e di tutte le persone decedute sul posto di lavoro.(ANSA).I ghetti uccidono, ancora un morto a San Ferdinando causa incendio divampato in nuova tendopoli.Un?altra vita spezzata a causa dell?ennesimo incendio che questa volta Š divampato nella nuova tendopoli. Cgil: il nuovo campo non Š la soluzione, si Š passati da una situazione precaria a una situazione altrettanto precariaI ghetti continuano a uccidere. Un?altra vita spezzata a San Ferdinando, a causa dell?ennesimo incendio, che questa volta Š divampato nella nuova tendopoli ampliata da poco per accogliere le persone sgombrate dal vecchio ghetto e che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto essere ignifuga. Sconosciuto per ora il nome della vittima. A prendere fuoco una delle tende a sei posti nell?insediamento realizzato dalla Protezione civile e gestito dalla Caritas che si trova a poca distanza dall’ex baraccopoli recentemente smantellata dopo che in poco meno di un anno a causa degli incendi hanno perso la vita tre braccianti. Il 16 febbraio scorso un incendio era costato la vita al 29enne senegalese, Moussa Ba. In precedenza, il 2 dicembre 2018, Surawa Jaith era morto alla vigilia del suo diciottesimo compleanno e il 27 gennaio era morta Becky Moses, 26enne nigeriana.?Il nuovo campo, a poche centinaia di metri dalla vecchia baraccopoli che ha visto la morte di tre giovani migranti e smantellata anche grazie alla nostra mobilitazione, non Š la soluzione. Si Š passati da una situazione precaria a una situazione altrettanto precaria, e questo incidente lo dimostra?. Lo affermano in una nota congiunta il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra e la segretaria generale Cgil della piana di Gioia Tauro Celeste Logiacco.?Non possiamo continuare a gestire sole le emergenze, occorrono soluzioni strutturali che ? spiegano i due dirigenti sindacali ? garantiscano sicurezza, dignit… e diritti ai migranti che vivono nella tendopoli. Scelte parziali portano ad alimentare solo nuove condizioni di degrado. Occorrono quindi soluzioni che favoriscano processi d?integrazione e stabilit… per queste persone che ogni giorno provano a sopravvivere in una condizione di estrema precariet… fatta di sfruttamento lavorativo e disagio sociale?.?Il governo nazionale, la Regione Calabria e la Citt… metropolitana devono farsi carico di queste difficolt… mediante atti concreti volti a superare definitivamente questa drammatica e insostenibile situazione e ogni criticit…, per dare risposte immediate e per mettere fine a quella che Š diventata ormai purtroppo una tragedia sistematica?, concludono Massafra e Logiacco.

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