La chiusura o la vendita della raffineria di Stagno sono soltanto rimandate. ®Fossi in voi – dice – spererei in un compratore, adatto alle dimensioni e alle caratteristiche dell?impianto¯. Ecco lo Scaroni-pensiero: dieci minuti di conversazione che fanno un po? di chiarezza sul destino che attende la raffineria, prima che il manager venga risucchiato dalla conferenza di ?Manifutura? a parlare di gasdotti rigassificatori in un incontro a Pisa dove presente anche BersaniAnche per i grandi domenica. Paolo Scaroni ha lasciato nel guardaroba la grisaglia d?ordinanza e oggi indossa una giacca. La camicia, una riga blu marine, aperta sul collo, il mocassino sportivo. E? rilassato. L?amministratore delegato di Eni scherza con Enrico Letta e Pierluigi Bersani nella hall della Stazione Leopolda, a Pisa, dove stato invitato a parlare di sicurezza energetica.Gli si avvicina Giorgio Kutuf , presidente della Provincia, e ci siamo anche noi. Gli chiediamo cosa intende fare della raffineria di Livorno. Le risposte sono abbastanza sconfortanti per chi aveva sperato in una svolta positiva. La chiusura o la vendita della raffineria di Stagno sono soltanto rimandate.®Fossi in voi – dice – spererei in un compratore, adatto alle dimensioni e alle caratteristiche dell?impianto¯. Ecco lo Scaroni-pensiero: dieci minuti di conversazione che fanno un po? di chiarezza sul destino che attende la raffineria di Livorno, prima che il manager venga risucchiato dalla conferenza di ?Manifutura? a parlare di gasdotti, di Kyoto e di rigassificatori.®Tutti gli investimenti programmati negli anni scorsi in Libia e nel Far East sono entrati in produzione – spiega l?amministratore delegato di Eni – La capacit di raffinazione largamente eccedente in Europa. A questo punto bisogna decidere quali sono le raffinerie che stanno in piedi e quali no. Tendenzialmente, gli impianti pi piccoli e meno evoluti sono penalizzati. E? il caso di Livorno e anche di Venezia¯. Fosse per il suo amministratore delegato, l?Eni avrebbe gi venduto. Ma, come ha detto in pi occasioni, ®non questo il momento migliore per dismettere.Tutti vogliono vendere e nessuno vuole comprare. La Total ha messo in vendita tutte le raffinerie europee, lo stesso stanno facendo altri. Tutte le societ di raffinazione perdono valanghe di soldi. C? chi perde 100 milioni al mese. Noi abbiamo perso l?anno scorso 550 milioni. Capirete che non si pu andare avanti cos¯. Kutuf ascolta e spesso ribatte. Il discorso ha preso una piega che conduce dritta a una conclusione. ®Non vedo inversioni di tendenza nel futuro. Anzi, nel lungo termine ci sar sempre minor consumo di prodotti petroliferi, per le limitazioni di Kyoto e per tutto quello che stiamo facendo per usare meno le auto. Non abbiamo mai fatto mistero che l?impianto di Livorno non uno dei punti di forza del gruppo. E? troppo piccolo e investimenti importanti non sono pensabili¯. ®Niente hydrocracking¯ chiarisce Scaroni, se ancora qualcuno si fosse illuso.ÿda iltirreno.it
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