Livorno: Emergenza abitativa, allarme dei sindacati, “A giugno situazione drammatica”

Mercoledì scorso si è riunita la commissione consultiva sulla casa, nella sala del consiglio comunale e dunque distanziati e in sicurezza. Erano presenti oltre ai rappresentanti di SUNIA, SICET, UNIAT, ASIA, ANIA e UNIONE INQUILINI, l’assessore Andrea Raspanti accompagnato dalla segretaria, dalla responsabile dell’Ufficio Casa Elisabetta Cella, era presente la rappresentante di CASALP Katia Sireci. Riunione ritenuta indispensabile dai sindacati per prepararci ad affrontare un’emergenza che a giugno si preannuncia drammatica. Infatti al centro del confronto è stato posto il problema delle risorse pubbliche a disposizione per far si che il termine del blocco degli sfratti di giugno non si trasformi in una tragedia per le famiglie sfrattate e in una debacle delle istituzioni. È il caso di ricordare che la pandemia ha aggravato la crisi economica già fragile nel nostro Paese: risulta che il 23% delle famiglie si è impoverito a causa del Covid e delle restrizioni imposte per affrontare la crisi sanitaria, e un altro 6% ha perso ulteriormente reddito nel 2020, tanto che si valuta che su poco più di 2.000.000 d’inquilini solo 750.000 siano oggi in grado di sostenere le spese di affitto in alloggi privati, molte famiglie non sono state in grado di pagare i mutui attivati e anche su questo ci aspettiamo gravi conseguenze.
Come non bastasse a Livorno abbiamo da completare lo sgombero della Cigna, che è al centro di trattative tra rappresentanza sindacale, Prefettura e Comune di Livorno, da più di un anno, trattative e mediazioni che consentiranno di riconsegnare l’immobile senza problemi. L’Ufficio Casa tramite la responsabile Elisabetta Cella, ha confermato la difficile situazione, con una sessantina di sentenze di sfratto già notificate tra il 2019 e il 2020 e non eseguite per il blocco, e un ulteriore numero imprecisato ma rilevante di altre pratiche di sfratto già avviate, in gran parte per morosità incolpevole. A fronte l’assessore ha spiegato le strategie che sta dispiegando per contenere i danni: dalla trattativa (portata anche a livello politico nazionale e regionale), per acquisire case da INPS INAIL etc. al prezzo scontato al 30% della stima erariale, così come disposto dal governo, azione fortemente proposta, sostenuta e sollecitata dalle OO.SS.
Per l’emergenza abitativa, raccogliendo le proposte delle OO.SS. il Comune ha previsto di dotarsi di moduli prefabbricati di avanzata tecnologia e ecologicamente sostenibili, che garantiscono tempi rapidi di montaggio, rispetto ai sistemi tradizionali di costruzione, da localizzare in terreni pubblici liberi. Infine l’assessore ci ha informato dell’intenzione di costruire col prefetto un tavolo permanente di crisi, per avviare un’autorevole trattativa con le grandi proprietà immobiliari e altre associazioni dei proprietari disponibili, sul modello creato dal Prefetto Cancellieri Bologna, e seguito da molte altre prefetture, con ottimi risultati.
Le OOSS hanno chiesto all’assessore di rappresentare al Prefetto lo sconcerto e la preoccupazione per la mancata risposta alla nostra richiesta d’incontro, inoltrata ufficialmente più di un mese fa, dopo aver ricevuto a ottobre 2020 il protocollo d’intesa sulla gestione sfratti morosità incolpevole, emendato dal Ministero dell’interno, e aver comunicato alla prefettura piena adesione alle modifiche apportate. È difficile comprendere come e perché ancora non siamo stati chiamati per la firma definitiva del protocollo, pur in un difficile e delicato periodo di pandemia e che ha molto impegnato OOSS, Comune, prefettura e questura.
Torniamo a sollecitare la riunione in tempi brevi per la firma del protocollo, che rappresenta un elemento essenziale e indispensabile per gestire la corretta modulazione delle esecuzioni degli sfratti.

SUNIA Patrizia Villa
SICET Geremia Merlone
UNIAT Roberto Vivaldi
UI Paolo Gangemi
ASIA USB Gianfranco Barba – Giovanni Ceraolo
ANIA Edda Burgio

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