L’Italia in recessione. PIL 4ø trimestre 2018 -0.2%. Cgil, Cambiare politiche economiche priorita’
Diminuzione del Pil nel quarto trimestre 2018, dopo quello del terzo trimestre. Si stima che il prodotto interno lordo (espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia aumentato dello 0,1% in termini tendenziali. Lo rende noto l’Istat in un comunicato, precisando che il quarto trimestre dello scorso anno ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al precedente e due giornate lavorative in pi rispetto al quarto trimestre del 2017.CGILL’Istituto di statistica: Pil -0,2%, secondo calo consecutivo e dato peggiore da 5 anni. Aumenta il lavoro temporaneo, tengono gli indipendenti, ancora in calo il tempo indeterminato. Fracassi (Cgil): Cambiare politiche economiche una priorit L’Italia in recessione tecnica. Mentre aumentano i lavoratori precari e calano ancora gli occupati permanenti. ? quanto certifica oggi (31 gennaio) l’Istat.Sono notizie non certo auspicate, ma comunque attese. L’Istituto di statistica, infatti, nel quarto trimestre del 2018 stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia aumentato dello 0,1% in termini tendenziali.Una variazione congiunturale che la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell?agricoltura, silvicoltura e pesca e in quello dell?industria e di una sostanziale stabilit dei servizi. Dal lato della domanda, invece, c’ il contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.Nel 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario aumentato dello 0,8%. La variazione annua del Pil stimata sui dati trimestrali grezzi invece pari all?1% (nel 2018 vi sono state tre giornate lavorative in pi rispetto al 2017). Il calo congiunturale dello 0,2% segnato dal Pil italiano nel IV trimestre del 2018 il peggiore da 5 anni. Per trovare un analogo dato negativo nelle serie dell’Istat, bisogna infatti risalire al quarto trimestre del 2013. Anche in quell’occasione l’istituto di statistica rilev una contrazione dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti.Per quanto riguarda il lavoro, invece, l’occupazione risulta cresciuta a dicembre dello 0,9% su base annua, pari a +202 mila unit . L’espansione interessa entrambe le componenti di genere, ma il lavoro che cresce solo quello precario, i lavoratori a termine (+257 mila) e gli indipendenti (+34 mila). Continua il calo dei dipendenti permanenti (-88 mila). Nell’arco di un anno sono aumentati gli occupati tra i 15-24enni (+36 mila) e gli ultracinquantenni (+300 mila), mentre si registra una flessione tra i 25-49enni (-135 mila).Una crescita comunque ?debole? secondo l’Istat. Nei dodici mesi, l’aumento degli occupati si accompagna infatti al calo dei disoccupati (-4,8%, pari a -137 mila unit ) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,5%, -197 mila). ?A dicembre si conferma un quadro di debole crescita dell’occupazione, presente da alcuni mesi, con segnali di calo della disoccupazione – si legge nella nota di commento -. Contrariamente ai due mesi precedenti, il leggero incremento dell’occupazione di nuovo dovuto ad una crescita dei dipendenti a termine pi ampia della flessione dei permanenti, a cui si aggiunge una lieve ripresa degli autonomi. Il secondo mese consecutivo di diminuzione dei disoccupati non tuttavia sufficiente ad evitare un aumento della disoccupazione nella media del quarto trimestre. La diminuzione piuttosto contenuta dell’inattivit registrata a dicembre non consente di tornare ai minimi storici toccati ad aprile e giugno 2018. Meno 0,2% nel quarto trimestre significa recessione – ha commentato sul suo account Twitter Gianna Fracassi, vicesegretaria generale della Cgil -. Cambiare le politiche economiche una priorit urgente per il Paese. Servono investimenti, infrastrutture materiali e sociali. Anche per questo il 9 febbraio saremo in piazza.IL TRIMESTRE PRECEDENTE – Nel terzo trimestre 2018, il Pil aveva registrato un calo dello 0,1% mentre nel secondo era cresciuto dello 0,1%. Infine, nel primo trimestre dello scorso anno, il prodotto interno lordo il aveva registrato una crescita dello 0,3%.CONFINDUSTRIA – Reagire subito al rallentamento dell’economia che a gennaio potrebbe vedere un calo maggiore di quello registrato a dicembre. E’ il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia, a sollecitare il governo alla luce della recessione tecnica che sta vivendo il Paese. A gennaio avremo un rallentamento superiore a quello registrato nell’ultimo trimestre del 2018 dato il rallentamento della Germania. Bisogna aprire immediatamente i cantieri, partendo dalla Tav dice, bocciando per questo l’ipotesi di un referendum sulla Torino Lione. Si dilaterebbero solo i tempi senza aiutare la crescita.COTTARELLI – Conte ha detto ‘ colpa del precedente governo’ ma il rallentamento che c’ adesso, questa recessione qui, non pu essere colpa del precedente Governo dice in diretta al ‘Morning Show’ di Radio Padova Carlo Cottarelli, direttore dell?Osservatorio sui conti pubblici dell?universit Sacro Cuore di Milano. Quello che vero che i gialloverdi – aggiunge l’economista ex commissario alla spending review – hanno ereditato dal passato cose un enorme debito pubblico, e da l ci siamo portati dietro questa cosa che nessun Governo riuscito a risolvere in maniera decisiva. Dopo il tentativo fatto negli anni ’90, con qualche risultato, di mettere a posto la finanza pubblica, poi con gli ultimi 15 o 20 anni non ci siamo mai riusciti.