Liste Attesa, per medici fiera dell’ipocrisia Non affronta il nodo del problema che la mancanza
Una fiera dell’ipocrisia, che non risolve il problema, ovvero la mancanza di personale, di tecnologie e di organizzazione. E’ netta la bocciatura che arriva da parte dei medici al nuovo Piano Nazionale per il Governo delle Liste d’Attesa (Pngla), predisposto dal Ministero della Salute e oggi all’esame della Conferenza Stato-Regioni. Le critiche prendono di mira l’ipotesi, prevista nel nuovo Pngla, di un blocco delle prestazioni in intramoenia in caso di criticit , ovvero di prolungamento dell’attesa entro i tempi massimi previsti: per i medici si tratta di un attacco nei loro confronti e nei confronti dell’attivit da loro espletata fuori dall’orario di lavoro, privatamente, nella propria struttura sanitaria. Regioni e Governo – commenta Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed – si autoassolvono dalla responsabilit politica e gestionale del mantenimento e dell’allungamento delle attese, sempre pi lunghe, per le prestazioni sanitarie indicando nei medici dipendenti il capro espiatorio ideale, e nella loro attivit libero professionale intramoenia la causa da rimuovere nel caso, non improbabile, che non si rispetti il piano delle illusioni che hanno stilato. Il nodo, aggiunge Palermo, che si pretende di definire la tempistica per le prestazioni a prescindere dalle risorse disponibili.(ANSA).Sanit : Regioni trovano accordo su Piano liste attesa. 150 milioni per quest’anno e 100 per prossimi due anniE’ stata trovata l’intesa tra Regioni e governo sul piano nazionale delle liste di attesa per il triennio 2019-2021. L’accordo prevede per quest’anno uno stanziamento di 150 milioni e cento milioni per il 2020 e 2021. Oggi pomeriggio la Conferenza Stato Regioni dar il via libera al testo di cui si discusso in conferenza regioni stamattina. (ANSA).Liste attesa: Grillo, adesso regole semplici e tempi certi Dovranno essere garantite e riportate attese massime prestazioniFinalmente adesso avremo regole pi semplici e tempi certi per le prestazioni che riportano il diritto alla Salute, e quindi il cittadino, al centro del sistema. Lo afferma il ministro della Salute, Giulia Grillo, in merito all’approvazione del nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa. Ho gi dato mandato agli uffici del ministero per attivare al pi presto l’Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa che avr un ruolo determinante. Infatti – spiega Grillo in una nota – oltre ad affiancare Regioni e Province Autonome nell’implementazione del Piano, provveder a monitorare l’andamento degli interventi previsti, rilevare le criticit e fornire indicazioni per uniformare comportamenti, superare le disuguaglianze e rispondere in modo puntuale ai bisogni dei cittadini. Tanti, spiega Grillo, gli aspetti da sottolineare del nuovo Piano: le prestazioni successive al primo accesso saranno ad esempio prescritte direttamente dal medico che ha preso in carico il paziente, che non dovr pi tornare dal medico di famiglia per la prescrizione. Spazio anche alla totale trasparenza poich il nuovo Piano prevede l’accessibilit alle agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate, nonch a quelle dell’attivit istituzionale e della libera professione intramuraria, da parte dei sistemi informativi aziendali e regionali. Ora, precisa Grillo, spetta alle Regioni e alle Province Autonome adottare il proprio piano entro 60 giorni e far s che non siano libri dei sogni ma realt operative che migliorano l’accesso alle cure dei cittadini. Il ministero vigiler sull’attuazione. Nei Piani, inoltre, dovranno essere chiaramente garantiti e riportati i tempi massimi di attesa di tutte le prestazioni ambulatoriali e in regime di ricovero prevedendo, per esempio, l’utilizzo delle grandi apparecchiature di diagnostica per immagini per almeno l’80% della loro capacit produttiva. Ed ancora: i direttori generali delle aziende sanitarie saranno valutati anche in base al raggiungimento degli obiettivi di salute connessi agli adempimenti dei Lea e questo significa che chi non mette l’efficienza delle liste d’attesa al primo posto del suo mandato potr essere rimosso dall’incarico.(ANSA).