L’intervista Landini: vogliamo una riforma complessiva del fisco

Òé necessario far ripartire con forza gli investimenti e ricreare un clima di fiducia. Da un lato chiedendo all’Europa lo scomputo degli investimenti dal debito pubblico, dall’altro individuando i settori su cui agireÓ. A dirlo  il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, in unÕintervista apparsa oggi sul quotidiano Il Corriere della Sera: ÒRivendichiamo, cio, che il governo abbia un’idea di politica industriale e di programmazione da portare avanti facendo sistema con i sindacati e le impreseÓ. Per lÕesponente sindacale, occorre agire sul Òrilancio dei settori strategici, dalla trasformazione green dell’economia a una nuova mobilitˆ sostenibile, dalla ricerca e istruzione alle infrastrutture sociali e materiali, al lavoro di qualitˆ per i giovani. Insomma, bisogna immaginare il Paese tra 10-15 anni e lavorare su questoÓ.LÕattenzione di Landini si concentra sulla riforma del fisco, su cui la Cgil vuole che si avvii una trattativa vera e propria. ÒIl taglio del cuneo per i redditi fino a 40 mila euro  solo un primo passoÓ, spiega: ÒVogliamo una riforma complessiva, che vada dalla rimodulazione dell’Iva alla ridefinizione dell’Irpef e delle detrazioni, al sostegno delle famiglie con figli, alla tassazione agevolata degli aumenti contrattuali nazionali, alla lotta all’evasione, perchŽ ci sono circa 120 miliardi all’anno sottratti all’erario, secondo le stime dello stesso governoÓ. Riguardo questÕultimo aspetto, Landini chiede di Òsperimentare nuove forme di contrasto degli interessi. Faccio il classico esempio dell’idraulico: dare lapossibilitˆ di detrarre spese di questo tipo potrebbe ridurre l’evasione dellÕIva, che supera i 35 miliardi l’annoÓ. CՏ poi, conclude il segretario generale Cgil, tutto Òil tema degli appalti, subappalti e finte cooperative, un pezzo di economia che si sottrae al fisco e spesso  controllato dalla criminalitˆ organizzataÓ. da rassegna.it

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