Assemblea nazionale sulla salute di Cgil, Cisl e Uil a Salerno. Per la segretaria confederale Dettori non un cappio al collo del Paese, ma un volano per la crescita. Ogni euro speso produce 0,50 centesimi di risorse in pi e lavoro per l’industria?Salute, diritti, lavoro, sviluppo. L’Italia che vogliamo?. Cos si chiama l’assemblea nazionale di Cgil, Cisl e Uil sulla salute che si tiene oggi (mercoled 19 settembre) a Salerno. ? un’iniziativa unitaria, e questo un fatto molto importante, spiega ai microfoni di RadioArticolo1 Rossana Dettori, segretaria confederale della Cgil: Come importante il titolo, che richiama il diritto dei cittadini di stare in buona salute, di essere curati. Allo stesso tempo c? il richiamo al lavoro degli operatori nei servizi sanitari e dell’indotto, cos come allo sviluppo. Perch la sanit non solo spesa?.La giornata, che si svolge all’Auditorium Grand Hotel divisa in due parti. La prima, che si apre alle ore 9, vede numerosi interventi (tra cui segnaliamo quelli di Giuseppe Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia; Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil; Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil; Lenina Castaldo, responsabile sanit privata Fp Cgil Napoli; Rossana Dettori). La seconda parte (ore 12) consiste in una tavola rotonda con Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo (segretari generali di Cgil, Cisl e Uil), il ministro della Salute Giulia Grillo, il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni Antonio Saitta (il dibattito coordinato da Giuseppe De Filippi, vicedirettore Tg5).La sanit , secondo la Cgil non infatti ?un cappio al collo sul bilancio del Paese?. Tutt’altro: ?La sanit , se i governi lo vogliono davvero, pu essere un volano per lo sviluppo. Perch mantenere in salute la gente significa spendere meno. Questo il primo obiettivo che dovrebbe avere qualsiasi governo, dato che ogni euro speso in sanit produce 0,50 centesimi di risorse in pi e lavoro per l’industria?.Se venisse fino in fondo rispettato l’articolo 32 della Costituzione, che sancisce la salute come diritto di cittadinanza, la Sanit potrebbe insomma cambiare volto all’economia di questo paese, rendendolo al contempo pi giusto. ?Tra l?altro ? ha spiegato Dettori ? l?iniziativa cade nell?anno in cui si celebra il quarantesimo anniversario dell’approvazione della legge 833, che istituisce il Servizio sanitario nazionale. Grazie alla mobilitazione di cittadini, operatori, parti sociali e operai si arriv a questa grande riforma. Man mano, per, si persa l’idea dell’universalismo, perch oggi non c’ pi un diritto universale alla salute?.Ma c? di pi. Perch ?il fatto che la salute non sia un diritto uguale per tutti si insinuato anche nella cultura di massa, nella testa dei cittadini?. L?idea che un diritto ?possa essere differenziato a seconda delle condizioni di dove si nasce e dove si vive, o di quanto si guadagni, terribile?. Con l’assemblea nazionale unitaria di Salerno, quindi, i sindacati vogliono ?rimettere al centro l?idea che bisogna superare e non accettare le disuguaglianze che oggi esistono nell’accesso dei livelli di assistenza?. Livelli che ?non sono garantiti in tutto il paese, soprattutto al Sud?. Anche se pure in diverse regioni del Nord ?abbiamo cittadini di serie A e di serie B, dato che l’accesso al Servizio sanitario nazionale e la garanzia della presa in carico del cittadino non uguale ovunque?Il primo problema da risolvere per Dettori dunque ?quello delle risorse da immettere sul fondo sanitario nazionale, per garantire la piena applicazione dei livelli essenziali a tutti i cittadini, giovani, adulti, anziani e migranti. Perch in questo campo non si pu lasciare indietro nessuno?. ?Quello italiano ? ha concluso ? rimane uno dei sistemi sanitari migliori, grazie agli operatori che continuano a garantire un’ottima qualit rispetto alle prestazioni che vengono erogate. Ma ormai abbiamo 20 modelli sanitari diversi. ? questo il dramma: le regioni pi ricche sono state in grado di garantire di pi, il Sud stato invece sottoposto a pesantissimi piani di rientro, anche perch partiva molto svantaggiato rispetto alla presenza delle strutture, dell’innovazione e dell’articolazione territoriale. Sono questi gli aspetti su cui bisogna intervenire subito?. da rassegna.it
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