Libert di Stampa: un sito per sapere che persone erano i giornalisti italiani uccisi nell’esercizio del loro lavoro
Per celebrare la Giornata Mondiale per la Libert di stampa 2020 (World Press Freedom Day) promossa ogni anno dallÕUnesco, Ossigeno per lÕInformazione ha aperto domenica il nuovo sito web Ò Cercavano la verit Ó, un archivio monografico online dedicato alla memoria dei giornalisti italiani uccisi dal 1960 ad oggi nellÕesercizio del loro lavoro.La Commissaria per i diritti umani del Consiglio dÕEuropa, Dunja Mijatović ha inviato un messaggio a Ossigeno rallegrandosi per lÕapertura del nuovo sito che, ha affermato, offre ÒunÕopportunit unica di vedere gli esseri umani dietro ai professionistiÓ dellÕinformazione, perch per ciascuno di coloro che sono stati uccisi mentre Ôcercavano la veritÕ, il sito di Ossigeno racconta la storia personale, dice Òche cosa lui o lei stessero investigando e cosa stato fatto per punire i responsabili della loro uccisioneÓ.ÒCercavano la veritÓ raccoglie le storie dei giornalisti uccisi negli ultimi 60 anni dalle mafie, dal terrorismo e nei conflitti allÕestero con lÕintento di collegare fra loro e valorizzare le iniziative avviate nel tempo per ricordare alcuni di questi giornalisti e di rendere pi facilmente reperibile ed accessibile lÕinformazione esistente su ognuno, con un processo aperto che continuer nel tempo e che stato avviato coinvolgendo direttamente anche i familiari delle vittime.ÒQuesto archivio, insieme al Pannello della Memoria che ritrae i loro volti, realizzato da Ossigeno Ð aggiunge Dunja Mijatović Ð ci permette di scoprire le loro vite e ci fa condividere i loro sogni, interrotti improvvisamente e prematuramente. Ci fa conoscere anche le loro famiglie e ci aiuta a comprendere che cosa abbiamo perso con la loro morte. EÕ impossibile non essere profondamente commossi dal racconto di Benedetta Tobagi del suo essere cresciuta senza il padre Walter, e non essere ispirati dallÕesempio di impegno civile rappresentato da Peppino Impastato. EÕ possibile non sentirsi sdegnati per la mancata individuazione dei responsabili dellÕuccisione di Ilaria Alpi? O non comprendere da queste vicende lÕurgenza di garantire la sicurezza dei giornalisti e la libert di informare il pubblico, anche quando questa informazione disturba chi sta al potere? Abbiamo il dovere di mantenere viva la memoria di queste persone coraggiose. Dobbiamo prendere la loro fiaccola e fare la nostra parte per illuminare gli angoli bui dove convergono corruzione, crimine e politicaÓ.La nuova iniziativa di Ossigeno per lÕinformazione stata realizzata con il lavoro professionale di una squadra di volontari, nello spirito con cui nata lÕassociazione che gestisce lÕOsservatorio indipendente che creato per documentare e analizzare il crescendo di intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani, in particolare contro i cronisti impegnati in prima linea nella ricerca delle verit pi nascoste in materia di criminalit organizzata. LÕOsservatorio ha documentato 4031 casi di minacce e intimidazioni ai cronisti negli ultimi 14 anni in Italia. LÕAssociazione ha sviluppato questa attivit insieme ad alcuni servizi di sostegno per i giornalisti e i blogger in difficolt: un servizio di assistenza legale, unÕattivit di formazione permanente e un aiuto professionale concreto per rompere lÕisolamento sofferto da chi subisce intimidazioni e ritorsioni a causa del proprio lavoro.