Leonardo: Regione Toscana, no ridimensionare Campi Bisenzio

La Regione condivide le preoccupazioni espresse dalle rappresentanze sindacali aziendali di Leonardo di Campi Bisenzio (Firenze) e intende attivarsi per contrastare ipotesi di ridimensionamento e scongiurare conseguenze negative sull’occupazione. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi stamani presso la presidenza della Regione, su richiesta delle Rsu, presenti anche le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, circa la situazione e le prospettive del sito di Campi Bisenzio di Leonardo. In una nota la Regione spiega che “senza entrare nel merito della dinamica tra impresa e sindacati, registra una mancanza di chiarezza sulle strategie aziendali ed il ruolo del sito di Campi Bisenzio, il quale ha sempre avuto come punto di forza la presenza di una pluralità di attività (dallo spazio, ai radar, all’optoelettronica, alle telecomunicazioni) che oggi rischia invece di diventare paradossalmente un punto di debolezza rispetto ad altre sedi del Gruppo”. “Critica e poco comprensibile – si spiega – appare la situazione dello spazio, visto il livello di competenze interne, a cui il Gruppo attinge per la partecipazione alle fasi tecniche di qualificazione iniziale nelle grandi missioni spaziali di Asi o Esa, salvo poi veder spesso assegnate le commesse ad altre società di Leonardo o concorrenti senza ritorni proporzionali” per l’azienda di Campi Bisenzio con “un crescente rischio di effetti negativi anche sul sistema della ricerca locale e l’indotto di Pmi. A questo si aggiunge l’assenza di un referente per l’intero stabilimento”. Altro tema “delicato il calo occupazionale: se nel 2013-14 nel sito erano presenti 1.200 lavoratori, oggi sono meno di 900”. (ANSA).

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