Leonardo. Fiom Cgil: non si chiudano i siti, sviluppo industriale e occupazionale per presidiare industria e legalità

“L’annunciata chiusura di alcuni siti da parte di Leonardo all’interno della divisione elettronica, molti dei quali nel Mezzogiorno, ha da subito visto la contrarietà da parte della Fiom-Cgil e iniziative di sciopero con alte adesioni tra le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.

In una fase complessa per il Paese, non servono chiusure di siti ma al contrario sviluppo, investimenti e crescita occupazionale per rafforzare l’industria e presidiare la legalità nei territori.
Crediamo come Fiom-Cgil che serva aprire un tavolo al Mise, che non può essere solo il Ministero delle crisi.
Occorre avviare un confronto tra le parti, con la partecipazione delle Istituzioni, che valorizzi l’industria, le tecnologie e le alte professionalità salvaguardando i siti e gli stabilimenti dalla riorganizzazione, senza iniziative unilaterali che non aiuterebbero di certo in un clima già di profonda tensione”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Claudio Gonzato, coordinatore nazionale Leonardo per la Fiom-Cgil

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