Legge sulla casa, bisogna fare meglio: l’intervento di Maurizio Brotini

L’intervento di Maurizio Brotini, membro della segreteria regionale di Cgil Toscana:Io voglio: un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza(Bartolomeo Vanzetti).La casa Š di chi l’abita? Sono passati molti anni dal tempo nel quale queste parole furono pronunciate, ma il diritto alla casa, come il diritto al lavoro ed a una vita degna di essere vissuta non hanno trovato soddisfazione. Il Governo Renzi-Lupi non stanzia risorse certe ed adeguate a fronteggiare il bisogno abitativo, non proroga la moratoria sugli sfratti per finita locazione e mette in vendita il residuo patrimonio di edilizia residenziale pubblica. E’ la vittoria della rendita immobiliare sui bisogni delle persone in carne ed ossa, persone che molto spesso, ormai, sono lavoratori colpiti dalle crisi aziendali e precari che non sono mai entrati a pieno titolo nella vita lavorativa, intendendo con questo un lavoro certo, con diritti e salari dignitosi. Gli sfratti per morosit… incolpevole divengono la prima fattispecie ed il fondo affitti, che poteva alleviare – seppur momentaneamente – la situazione, non viene rifinanziato dal Governo centrale in maniera significativa. Tutto questo nella crisi economica e sociale pi— dura che abbia colpito l’Europa post-bellica, e marcatamente l’Italia.Negli anni Ottanta, a fronte dell’emergenza sfratti che colpiva la citt… di Scandicci, il sindaco Mila Pieralli requis innumerevoli case sfitte per destinarle alle famiglie bisognose. Fu processata, condannata in primo grado anche alla pena accessoria di 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, e successivamente assolta. Sono cos diversi gli anni che stiamo attraversando rispetto a questo bisogno? La crisi Š forse alle nostre spalle, la ripresa Š certa? Ed alla presunta ripresa corrisponderebbe un riassorbimento significativo della disoccupazione, giovanile e non solo? Ci permettiamo di dubitare.Se questo Š il quadro, purtroppo, le modifiche proposte alla Legge regionale 961996 dalla giunta Regionale Toscana – e che saranno oggetto nei prossimi giorni delle audizioni nella Commissione Consiliare – non sono in sintonia con il rinnovato e per molti versi disperato bisogno abitativo che preme anche nella nostra Regione. Si d… per acquisito il mancato finanziamento certo del Governo centrale per la costruzione di nuovi alloggi, ipotizzando un sistema che possa autoalimentarsi e sostenersi: impossibile, visti i bisogni sempre pi— ampi, impossibile anche a fronte di un restringimento burocratico della platea dei facenti domanda inserendo il prerequisito dei 5 anni di residenza nel territorio interessato al bando, impossibile anche a fronte di un aumento del canone di locazione degli attuali inquilini e di oculate politiche di dismissione, che impoverirebbero comunque il patrimonio abitativo pubblico. Una proposta di legge che interviene profondamente sull’attribuzione dei punteggi, aspetto che – legato all’utilizzazione dell’ISEE senza correttivi – rischia di escludere i lavoratori deboli, a basso reddito o a lavoro discontinuo, riducendo altres il punteggio per gli sfratti, spia di un disagio abitativo legato alla condizione occupazionale. Si voleva venire incontro a chi per tanti anni si trova in graduatoria ed ha fatto ogni possibile ed impossibile sforzo per il pagamento dell’affitto, e vede ogni volta allontanarsi l’assegnazione dell’alloggio? Condividiamo questa necessit…, ma Š possibile soddisfarla attribuendo un punteggio maggiore – premiante – a chi aspetta da tanti anni, stabilendo quant’Š il numero di anni massimo di attesa per avere il diritto – avendone i requisiti – per un alloggio pubblico. Ma se non si incrementa il patrimonio pubblico non sar… possibile rispondere alle sempre maggiori esigenze, e tale diritto essendo inesigibile, cessa di essere un diritto, seppur costituzionalmente garantitoMagari – assieme ad una iniziativa per il rilancio di nuove e fresche entrate per nuove case popolari – cominciamo ad utilizzare al meglio le risorse che ci sono, facendo una verifica puntuale degli esorbitanti ed esosi costi di intervento per la risistemazione degli immobili pubblici che risultano sfitti per mancata manutenzione. Magari rilanciamo una politica che veda il legno e non il mattone ed il cemento come materiale per nuove costruzioni, ed il risparmio energetico la stella polare, vista anche la morosit… degli inquilini assegnatari delle spese condominiali e delle bollette, anche a fronte di un canone di locazione sostenibile. Magari riduciamo il numero dei Lode e dei vari Consigli di amministrazione, e soprattutto dei soggetti gestori, senza rimandarlo a tempi biblici, come l’attuale proposta di legge rischia di fare. Magari reintroduciamo le Organizzazioni sindacali Confederali e degli Inquilini nella discussione sulle grandi scelte per le politiche abitative e per il controllo e la partecipazione degli inquilini, riducendo sprechi e discrezionalit…. Magari valorizziamo le Autogestioni, in modo da far vivere la partecipazione collettiva rispetto ai rischi di degrado del vivere civile che potrebbe e pu• colpire anche le periferie delle nostre citt…. E soprattutto consideriamo il diritto alla casa come un grande strumento di emancipazione sociale e personale dal bisogno, non come un sostituto delle politiche socio-sanitarie per chi si trova colpito direttamente o nel proprio nucleo familiare da disabilit… di tipo fisico o psichico. Forse la proposta della CGIL di una tassa patrimoniale che colpisca le grandi rendite finanziarie ed immobiliari sarebbe da riprendere e condividere da parte da parte di politici ed amministratori progressisti e democratici, non trovate?

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