LEGGE STABILITA’ SINDACATI PUBBLICO IMPIEGO, UNA DOCCIA FREDDA. SARA’ MOBILITAZIONE

Le notizie sulla Legge di Stabilita’ e i testi circolati sono una doccia fredda per i lavoratori dei servizi pubblici. Aspettiamo il testo definitivo e quantomeno un incontro con il Governo, in particolare con il Ministro Gianpiero D’alia, per avere delle spiegazioni. Non possiamo escludere, nel caso in cui questo assurdo mutismo e la repentina chiusura al confronto dovessero perdurare, il ricorso a una forte mobilitazione generale. Lo affermano in una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – rispettivamente Segretari Generali Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa . Non basta affermare – aggiungono i quattro sindacalisti – come fa il Ministro D’alia, che il blocco del 2014 era stato deciso in Consiglio dei Ministri ad agosto. Prevedere il pagamento dell’indennita’ di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2016-2017, ovvero un parziale recupero dell’inflazione, vuol dire di fatto allungare il blocco di altri 4 anni. Lo sappiamo noi come lo sa il Ministro. Piuttosto apra subito il tavolo sul rinnovo contrattuale come dice di voler fare e come abbiamo chiesto nella nostra piattaforma unitaria. E’ quello lo strumento per migliorare i servizi, individuare la spesa improduttiva, introdurre i costi standard e recuperare le risorse per le retribuzioni dei lavoratori. I dipendenti pubblici – aggiungono i sindacalisti – sono sempre e comunque nel mirino: dal blocco dei contratti all’inasprimento del turn over, dalla eliminazione dell’indennita’ di vacanza contrattuale per il 2013 e 2014 al taglio degli straordinari ed ancora la rateizzazione della liquidazione. Prevale la logica dei tagli lineari, in contraddizione con quanto garantito dal Presidente del Consiglio Letta e dal Ministro dell’Economia Saccomanni. Non siamo disposti ad accettare questo nuovo colpo pesantissimo alla P.A. – concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili – che spiana ancor di piu’ la strada a chi ha come obiettivo l’azzeramento dei servizi pubblici. ASCA

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