Legge contro la propaganda nazifascista, il 30 marzo dibattito online nel Chianti F.ino con Maurizio Verona

Chianti, i firmatari della Carta antifascista, i Comuni, le organizzazioni sindacali e le sezioni Anpi organizzano un incontro on line il 30 marzo alle 17:30 (sulle pagine Facebook e sui canali YouTube dei Comuni ) con il sindaco di Stazzema Maurizio Verona per promuovere la raccolta firme per una proposta di legge contro la propaganda nazista e fascista

A 77 anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema la comunità del Chianti, protagonista di un’esperienza pilota in Toscana con l’elaborazione della carta antifascista sottoscritta da enti locali, organizzazioni sindacali e sezioni Anpi del territorio, vuole unirsi al sindaco di Stazzema Maurizio Verona per ricordare la strage e, attraverso il valore della memoria, alzare un muro contro i nemici attuali della democrazia. Sono oltre 2500 le firme al momento raccolte nei cinque Comuni del Chianti e dell’area fiorentina con le quali le comunità locali si sono espresse a favore della proposta di legge di iniziativa popolare “Contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”, lanciata dal primo cittadino di Stazzema. E’ questa una delle azioni concrete che i firmatari della Carta antifascista presenteranno in occasione di un incontro on line al sindaco di Stazzema, ospite d’eccezione dell’evento che si terrà martedì 30 marzo alle ore 17.30 sulla piattaforma GoToMeeting (https://global.gotomeeting.com/join/778832005), diffuso anche attraverso i canali social istituzionali. Interverranno i sindaci dei comuni interessati, le componenti sindacali e i rappresentanti delle sezioni Anpi.
“Il nostro intento è quello di esprimere tutto il nostro sostegno al sindaco di Stazzema del quale condividiamo l’idea che poi ha fatto scaturire la proposta di legge – dichiarano gli organizzatori – riteniamo che siano sempre più ricorrenti e diffusi i segnali che si profilano come pericolosi rigurgiti di propaganda nazista e fascista. Sono simboli e atteggiamenti che dovrebbero essere relegati al passato e invece riemergono in maniera più o meno visibile e si traducono in espressioni di violenza, rabbia, intolleranza e discriminazione, presenti ovunque, anche nel web e sugli strumenti social. Noi abbiamo firmato e invitiamo i cittadini a sottoscrivere la Carta e aderire all’Anagrafe antifascista per far parte di una comunità nazionale che riaffermi l’impegno al rispetto e all’applicazione dei principi e dei valori della Carta Costituzionale”. L’incontro, organizzato dai firmatari della Carta antifascista, prevede un intervento video a cura dell’attore e regista Massimo Salvianti e potrà essere seguito in diretta e in differita.
In una sola giornata le forze armate della Germania nazista, supportate dagli esponenti locali del partito fascista, spezzarono la vita a 560 civili, prevalentemente donne e minori, causando quello che poi è passato alla storia come uno degli eccidi più efferati consumati nel secondo conflitto mondiale. Era il 12 agosto 1944 quando un atto terroristico premeditato immerse Sant’Anna di Stazzema, un paesino dell’Alta Versilia, in un’immensa pozza di sangue, dolore e morte, riempita con il sacrificio centinaia di vittime innocenti. La barbarie nazifascista aveva colpito ancora ma in modo più atroce e implacabile. Fu come se avesse ucciso l’intera umanità, come se avesse deciso di rinunciare all’esercizio della dignità per legittimare la macchina della violenza ad agire e prevaricare sul diritto alla vita stessa. La memoria di quel giorno, pagina tra le più buie della storia, è un dovere morale e civile. Ricordiamo che è necessario raccogliere 50mila firme perché la proposta, che può essere sostenuta fino al 31 marzo firmando un apposito modulo presso il Comune di residenza, diventi legge.

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