Le tratte ferroviarie per il turismo, webinar Cgil Toscana

“Corredare le tratte ferroviarie della Toscana con progetti e servizi mirati per rafforzare l’offerta per il turismo di prossimità”: la proposta di Guggiari (Cgil Toscana) durante il webinar organizzato dal sindacato con Regione, Anci, Trenitalia, Lfi, esperti. “Questo tema entri nella campagna elettorale per le imminenti elezioni regionali perché può aiutare una ripresa economica oltre a portare più vivibilità e rispetto per l’ambiente”

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“Le tratte ferroviarie di interesse regionale al servizio del turismo di prossimità”: è il titolo del webinar organizzato stamani dalla Cgil Toscana in cui sono intervenuti Claudio Guggiari (segreteria Cgil Toscana), Damiano Marrano (Dipartimento infrastrutture Cgil Toscana), Stefano Maggi (storico, esperto di trasporto ferroviario), Gianluca Scarpellini (Direttore Trasporto regionale Toscana Trenitalia), Stefano Nicoli (segretario generale Filcams Cgil Toscana), Maurizio Seri (presidente Gruppo Lfi Spa), Monica Santucci (segretaria generale Filt Cgil Toscana), Paolo Omoboni (sindaco di Borgo San Lorenzo, responsabile mobilità e trasporti Anci Toscana, Vincenzo Ceccarelli (assessore alle infrastrutture Regione Toscana).
“E’ stata una utile occasione di confronto su un tema di cui forse si parla troppo poco in base alle potenzialità, su questa strada e con capacità di relazionarsi tra vari soggetti si possono aprire grandi opportunità occupazionali e produttive – commenta Claudio Guggiari della segreteria della Cgil Toscana -. Abbiamo arte, ambiente, monti, mare, opportunità in maniera diffusa in tutta la Toscana: lo shock del Covid in qualche maniera farà cambiare pelle al turismo, ci dobbiamo preoccupare di come riattirarlo e di come redistribuirlo facendo sì che non si riconcentri solo nelle città d’arte, la cui vivibilità in questi ultimi anni ha pagato un prezzo alto”.
Prosegue il sindacalista: “Ci sono in tutta la Toscana delle ferrovie di interesse regionale che si prestano a un turismo diffuso, diversificato ed esperienziale: se venissero ammodernate, elettrificate, ampliate, se le collegassimo a servizi adeguati, dalla riqualificazione delle stazioni dismesse ai servizi per biciclette, dalle attrazioni enogastronomiche alle rotte del turismo slow, dai borghi al mare, dalle ciclovie agli ostelli, ecco che la Toscana garantirebbe un’offerta unica. Tutto questo, in base a progetti pensati da territorio a territorio, a seconda delle proprie caratteristiche, da mettere a sistema tramite apposite sinergie tra vari soggetti. Ovvio inoltre che servano investimenti”.
Conclude Guggiari: “In Toscana certo non si parte da zero, molto è stato fatto in questa direzione: ora, sulle tratte ferroviarie cosiddette secondarie, più che di nuove infrastrutture c’è bisogno di corredare quello che c’è con progetti e servizi, magari anche con tariffe speciali mirate sui treni. Se acceleriamo ora su questo solco, con un occhio pure alla possibilità di attrarre fondi europei, crescerà l’appeal della Toscana nel settore del turismo slow. Vogliamo infine porgere questi temi anche all’attenzione della campagna elettorale dei candidati alla Presidenza della Regione Toscana, in vista delle imminenti elezioni: questa discussione può aiutare una ripresa economica della nostra regione, oltre a portare una maggiore vivibilità e a un maggiore rispetto per l’ambiente”.

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