Viene da chiedersi se in questo paese un’azienda pu morire di ‘tatticismi bancari’. Noi vorremmo poter rispondere di no e quindi chiamiamo tutti gli attori della vicenda ad una responsabilit collettiva che permetta ad un’azienda che lavora e che d lavoro di continuare a farlo. Perch questo e deve essere l’interesse di tutti. Cos i sindaci della Valdelsa senese Lucia Coccheri (Poggibonsi), Giacomo Bassi (San Gimignano), Paolo Brogioni (Colle di Val d’Elsa), Piero Pii (Casole d’Elsa) e Emiliano Bravi (Radicondoli) scendono in campo al fianco dei lavoratori e dei vertici di Rimor, la storica azienda leader nel settore del camper, che rischia la chiusura a causa del mancato anticipo di liquidit da parte delle banche. Questo nonostante – spiega Simone Niccolai, amministratore delegato Rimor – un ‘pacchetto’ di ordini di 500 pezzi del valore di oltre 20 milioni. Abbiamo i nostri conti bancari bloccati per un cavillo tecnico dovuto alla trasformazione degli anticipi fatture in cessione del credito dopo che 2 anni fa abbiamo richiesto e ottenuto un fido di 12 milioni. Una cifra che oggi non ci concesso di utilizzare. Contattiamo ogni giorno le banche ma senza ottenere risposte. Non possiamo consegnare i pezzi ordinati e partecipare alle fiere di settore, mentre si sta aspettando – conclude l’ad – l’azienda muore. Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo – aggiungono i sindaci valdelsani in una nota – . Stiamo parlando di un’azienda storica del nostro territorio, di un marchio storico e prestigioso che ha fatto crescere la Valdelsa e che ha fatto grande il plein air in Italia e nel mondo. Soprattutto stiamo parlando di un’azienda in cui lavorano circa 180 dipendenti, con un indotto dei pi rilevanti e che conta altre 50 imprese. Un’azienda attiva e operativa da cui stato lanciato un allarme preoccupante. (ANSA).
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