Una proposta legge per istituire un’Agenzia regionale per il lavoro, che raccolga le funzioni fino ad oggi esercitate dalle Province attraverso i centri per l’impiego e che ora sono state attribuite alle Regioni con la riforma Del Rio. E’ quanto illustrato oggi dall’assessore toscano al lavoro Gianfranco Simoncini che ieri ha presentato la proposta alle commissioni del Consiglio regionale. I centri per l’impiego diventeranno cos strutture periferiche dell’agenzia regionale, con compiti di accoglienza e di erogazione dei servizi, in un’ottica di collaborazione fra pubblico e privato. L’agenzia avr natura giuridica di ente di diritto pubblico, dipendente dalla Regione, e senza alcun consiglio di amministrazione, ma solo con un direttore. Nel nuovo ente confluiranno il personale competente delle Province e della Regione, arrivando a contare circa mille dipendenti. Nel 2013, stato ricordato, i centri per l’impiego toscani hanno effettuato 667.235 prese in carico per 290.729 lavoratori. Per Simoncini, quella dell’agenzia regionale una soluzione organizzativa oggi resa ancor pi indispensabile e urgente dal nuovo assetto che abolisce le Province. Si tratta di una riorganizzazione in corso d’opera perch i servizi per l’impiego continuano a funzionare a pieno ritmo e la Regione ha gi fatto in modo di garantire le risorse per dare continuit alla loro attivit . Secondo l’assessore tutto questo sar possibile non appena saranno operative le indicazioni della riforma istituzionale della legge Del Rio e della sottoscrizione degli accordi Stato-Regioni per la sua attuazione. Soprattutto, dovremo prima sciogliere il nodo contenuto nel progetto del Job Act del Governo, che prevede la nascita di una Agenzia nazionale che assume su di s tutte le competenze. La Toscana e le altre Regioni sono invece dell’avviso che le competenze delle politiche attive e dei servizi per il lavoro debbano rimanere regionali. (ANSA).
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