Lo sviluppo della Toscana passa per un nuovo incremento del lavoro delle donne. Senza di esso non c’ una prospettiva stabile, giusta e duratura per l’economia Toscana. Lo afferma l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. Anche in Toscana le donne sono state la prima vittima della crisi, dopo un decennio in cui avevano trainato la ripresa dell’occupazione sono state ricacciate ai margini dei mercato del lavoro, interrompendo l’onda di crescita di medio lungo periodo del tasso di occupazione che, dal 2000 al 2008, era passato dal 48 al 56,2%, per poi precipitare, nel 2009, al 55,4% e perdere ancora un punto nel 2010 con il 54,5%. Le cause di questo arretramento sono facilmente riconducibili al maggior numero di contratti precari e atipici diffusi fra le donne e, in particolare, fra le donne giovani. Ma non tutto. Degli oltre 35 mila lavoratori che negli ultimi anni hanno utilizzato la cassa integrazione in deroga, la quota di donne risultata del 46%. Se nel mercato del lavoro toscano si pu individuare un’emergenza giovani, le donne costituiscono senza dubbio un’emergenza nell’emergenza. Per rimettere in movimento il mercato del lavoro, uscire dalla crisi e creare nuove opportunit di occupazione stabile e qualificata per le donne toscane, la Regione ha messo in campo un ventaglio di interventi mirati, con un occhio di riguardo per le donne. Per favorire il lavoro autonomo e stimolare l’imprenditoria, informa una nota della Regione, si deciso di estendere inoltre alle imprese femminili la nuova legge per l’imprenditoria giovanile che la giunta ha gi trasmesso al consiglio e sulla quale partita oggi l’attivit di concertazione in vista dell’approvazione. Nella legge stata introdotta una novit nel metodo di finanziamento: non pi contributi in conto capitale, ma nuove tipologie, fra loro cumulabili, come i contributi per l’abbattimento di interessi e le garanzie, sia per operazioni di finanziamento che per leasing. Ci permetter di moltiplicare il volume dei finanziamenti concessi grazie ad un fondo che, per il momento, di 15 milioni in tre anni. Il Patto regionale per l’occupazione femminile, sottoscritto da parti sociali e istituzioni toscane, stato lanciato per la prima volta per il biennio 2008-2009 ed stato riformulato adeguandolo alle nuove emergenze nel 2010. Alle risorse gi previste per il biennio 2008-2009 – circa 6 milioni di contributi regionali cui si sommano i contributi di enti locali e privati – la Regione ha aggiunto ulteriori risorse per circa 2 milioni e 700 mila euro. (ANSA).
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