In Toscana gli operai forestali sono passati da 1.400 unit nei primi anni ’90, alle attuali 400. Lo ha reso noto l’assessore toscano all’agricoltura e alle foreste Marco Remaschi durante il convegno ‘Le maestranze forestali alle dipendenze degli enti delegati’ che si svolto nella sede della Regione Toscana a Firenze. Nel corso del convegno emerso che secondo le stime della Regione il fabbisogno ottimale di maestranze forestali in Toscana sarebbe di circa 600 unit . Questo progressivo indebolimento del contingente delle maestranze forestali – ha detto Remaschi – unito alla elevata et media delle maestranze, mette a rischio non solo la gestione forestale del patrimonio regionale, ma anche le stesse attivit antincendio nonch tutta la gestione della delega in materia di forestazione. L’assessore all’ambiente Federica Fratoni ha ricordato che il patrimonio forestale della Toscana un grandissimo polmone verde che va salvaguardato. Gli ultimi sono stati anni di grandi trasformazioni, ma oggi ci troviamo in un assetto definito. I numeri tuttavia sono bassi, anche perch il patrimonio sterminato, ci sar molto da lavorare in questa direzione. Per Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione, la Toscana riconosce la multifunzionalit del bosco ed individua nel proprio patrimonio forestale che rappresenta oltre il 50% della superficie regionale, una risorsa strategica per il miglioramento della qualit della vita e dell’ambiente da attuarsi anche mediante la difesa del suolo e la valorizzazione degli ambienti rurali. In termine di superficie forestale assoluta – ha aggiunto – la Toscana in testa alle regioni italiane e fra le prime dopo Liguria e il Trentino Alto Adige come indice di boscosit .(ANSA).
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