Lavoro: Rossi, pensiamo a contratto europeo per lavoratori Governatore Toscana, ‘senza mercato comune Italia paese povero’

Perch‚ non pensare ad un contratto europeo dei lavoratori come riferimento per tutti i paesi, per evitare il dumping che abbiamo visto nel caso della Bekaert? Perch‚ non pensare ad una assicurazione europea che intervenga per tutti contro la disoccupazione. Lanciamo qualche segnale in questo senso. Cos il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, parlando del ruolo dell’Europa a margine della Festa della Toscana, oggi a Firenze. Sono convinto che con l’Europa si debba discutere – ha spiegato Rossi -: l’Europa pu• essere diversa da quella che Š, pi— sensibile al lavoro, ai giovani, ai ceti medi e ai loro bisogni. E, ha aggiunto, l’Europa Š anche un pensiero: io credo che sia demenziale fare solo i conti, perch‚ stare dentro una famiglia non Š solo quello che dai e ricevi in termini economici. Quello che ricevi Š molto di pi—, perch‚ se ad esempio tornassimo indietro dal mercato comune europeo l’Italia diventerebbe un paese povero. Per il governatore, senza l’Europa i capitali delle piattaforme digitali, che guadagnano impressionanti profitti, fuggirebbero sicuramente. L’Europa ha fatto poco su questo fronte, ma almeno Google ogni tanto viene richiamata a lasciare qualcosa. Pensiamo ad Amazon, al ruolo che hanno oggi altre grandi piattaforme commerciali, che bisogna che vengano tassate adeguatamente. Anche i capitali finanziari – ha concluso -, quando sono speculativi, non dovrebbero essere regolati? In modo da poter intervenire e distribuire in sanit… e ricerca europea, altro capitolo fondamentale. In Italia queste cose non si fanno, ci vuole la dimensione europea.(ANSA).Sicurezza: Rossi, Š Stato che deve garantirla o Š far west ‘La via non pu• essere quella di armare i cittadini’Assumere qualche decina di migliaia di poliziotti e garantire che questi siano davvero sulle strade e nei paesi, e dare una direttiva per non ‘considerare criminalit…’ minore ladrocini e violazioni del domicilio. La via non pu• essere quella di armare singolarmente i cittadini e di dare il messaggio che si pu• sparare liberamente, perch‚ questa Š la via del far west. Lo ha detto il governatore Enrico Rossi parlando a margine della celebrazione della Festa della Toscana, oggi a Firenze, dopo i fatti di San Savino (Arezzo). C’Š un patto per cui lo Stato deve garantire la sicurezza e la protezione dei cittadini – ha detto il Rossi -. Rompere questo patto Š sbagliato. Quando questo non avviene siamo comunque in presenza di una sconfitta dello Stato. Per il governatore armando le persone, e consentirgli di sparare a chiunque si pari davanti, non si risolvono i problemi, avremo solo pi— morti e un’idea di Stato meno forte e meno vicino ai cittadini. Serve inoltre, ha aggiunto, prendere finalmente sul serio questi episodi che sconvolgono la vita delle persone, fatti che non possono essere ridotti a ‘criminalit… minore’: chi vede la sua casa violata, il frutto di tanti sacrifici, per lui quella Š la pi— grande offesa che possa essere portata alla sua vita. Qui lo Stato deve intervenire – ha concluso Rossi -, ritornare al far west, quello sarebbe sbagliato.Rossi, battaglia diritti non finisce mai,rischio retrocedere Governatore intervenuto a celebrazioni per Festa della ToscanaLa battaglia per i diritti non finisce mai, c’Š sempre il rischio di tornare indietro. Questo Š uno dei motivi per cui oggi siamo qui a celebrare la Festa della Toscana. Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi intervenendo alla seduta solenne del Consiglio regionale per la Festa della Toscana. Rossi ha proseguito il suo intervento rivendicando il valore che questa giornata, istituita dal 2001, che ricorda l’abolizione da parte del granduca Pietro Leopoldo di Asburgo-Lorena della pena di morte in Toscana nel 1786, per la prima volta nel mondo. E’ importante leggere l’articolo 51 del codice penale leopoldino – ha aggiunto – e riflettere sulle parole che vi si trovano: si parla di ‘correzione del reo figlio anch’esso della societ… e dello stato’ e per spiegare la scelta di abolire la pena capitale si invoca la ‘maggiore dolcezza e docilit… di costumi, specialmente nel popolo toscano’. Il riformismo lorenese – ha detto ancora – fu la manifestazione concreta di una politica che sapeva ascoltare, si pensi alle ‘deputazioni’, commissioni speciali di esperti che dovevano preparare e presentare memorie, e poi decidere e realizzare: ricordo le grandi opere pubbliche, le bonifiche, il riassetto idrogeologico, le grandi infrastrutture portuali e ferroviarie, con Leopoldo II, che modernizzarono la Toscana creando lavoro e combattendo la fame. Nel complesso – ha osservato Rossi – la Toscana dei Lorena ci consegna un’eredit… ricca e importante. ? a questo modello che in primo luogo mi piace pensare riflettendo sull’identit… della Toscana. Una tradizione di buon governo, che fa proprie le migliori idee proprie della stagione umanistica e di quella illuministica. Il senso profondo di un’identit… che convive con la pluralit… e la diversit…, che si arricchisce degli influssi e degli apporti esterni. Una radicata e profonda idea di umanit…, di giustizia, di razionalit… nel governo delle cose umane.(ANSA).

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