LAVORO: PEZZOTTA, LICENZIAMENTI TRAPPOLA PR NON PARLARE DI OCCUPAZIONE

Si discute di occupazione giovanile, di come contrastare la disoccupazione, di quale futuro per i cassintegrati in deroga e si lasci da parte il termine licenziamento. L’abilita’ di Berlusconi di spostare il dibattito politico dalle questioni urgenti a quelle secondarie e insignificanti e’ notoria e pertanto occorrerebbe non cadere nella trappola.Lo afferma Savino Pezzotta, presidente del movimento ‘Rosa per l’Italia’ e deputato dell’Udc che come Berlusconi ci sta obbligando a discutere di licenziamenti quando bisognerebbe ragionare su quali misure mettere in campo per far ripartire la crescita e conseguentemente far aumentare l’occupazione.Le regole sui licenziamenti collettivi in Italia ci sono gia’ e funzionano bene da anni nessuno fino ad ora ha sentito l’esigenza di modificarle, e’ chiaro che si e’ di fronte al tentativo di fare altro e di incidere su quelli individuali.Per quanto mi riguarda -dice Pezzotta- ritengo tutto questo alquanto surreale e non degno di essere discusso. Invece di parlare di licenziamenti Berlusconi ci dica quante risorse mette a disposizione per il lavoro giovanile, per la formazione e il reimpiego dei cassintegrati, soprattutto i piu’ anziani. In un paese che ha un tasso di attivita’ del 57% usare la parola licenziamento e’ una bestemmia. ASCA

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