Tutelare i posti di lavoro e no allo sfratto della casa di cura Villa Cherubini, da parte dell’ordine religioso propietario dell’immobile. E’ quanto chiedono i dipendenti della clinica privata fiorentina che oggi hanno organizzato un presidio davanti Palazzo Vecchio perch preoccupati per le ricadute occupazionali che lo sfratto avrebbe sulla struttura, legata al gruppo Prosperieus, in cui lavorano circa 100 persone tra dipendenti e indotto. Per tutta la mattina una quarantina di lavoratori ha manifestato davanti alla sede del Comune di Firenze e una delegazione, presieduta dal segretario fiorentino della Cgil Funzione pubblica Antonio Lazzaro, ha incontrato il portavoce del sindaco Bruno Cavini. Dal Comune – ha spiegato Lazzaro – arrivato l’impegno a fare tutto il possibile per bloccare lo sfratto. Per questo cercheremo di organizzare un tavolo con Comune, Regione, sindacati e Prefettura. Nei prossimi giorni cercheremo anche di incontrare l’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi per tentare di far ripartire la convenzione per l’attivit di intramoenia con Careggi. Nell’ambito dello sfratto, stato spiegato, l’ordine religioso ha denunciato Careggi ed cos stata sospesa la convenzione che portava alla clinica il 70% del lavoro. A preoccupare i lavoratori e l’azienda poi il blocco, da parte della magistratura, dell’area di San Domenico vicino Fiesole, dove il gruppo Prosperieus ha avviato la realizzazione di un nuovo polo sanitario in cui trasferire le attivit di Villa Cherubini. (ANSA).
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