Una manifestazione di interesse da parte di una societ italiana operante nel settore della nautica; una verifica con le Ferrovie per la costruzione di un secondo traghetto; la conferma che in assenza di adeguate soluzioni Invitalia attiver entro il 31 dicembre 2012 quanto previsto dalle norme in materia di dismissioni delle partecipazioni. Questi i tre punti pi importanti emersiÿieri a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, al tavolo sul futuro del cantiere navale di Marina di Carrara Nca. Il dirigente generale del dipartimento politiche industriali del ministero Andrea Bianchi, secondo quanto si apprende, ha riferito che ieri arrivata a Invitalia una manifestazione di interesse da parte di una societ italiana specializzata nel refitting di mega yacht che ora dovr essere vagliata. Entro 45 giorni il ministero dar una risposta. Al momento non sono stati forniti particolari sul piano industriale e neppure sull’occupazione. Sempre secondo quanto appreso, per, si tratterebbe di una societ non della navalmeccanica, attivit che invece istituzioni e lavoratori vogliono proseguire. Oltre ai sindaci di Carrara e Massa, Angelo Zubbani e Roberto Pucci, i sindacati Fiom-Cgil, Uilm e Fim Cisl, hanno partecipato all’incontro l’assessore regionale alle attivit produttive Gianfranco Simoncini, l’assessore provinciale alle attivit produttive Paolo Baldini e per Invitalia, l’Agenzia nazionale del ministero dell’economia azionista di Nca, il consigliere Daniele Pasqualini. L’esito dell’incontro assolutamente negativo – ha detto Paolo Marini consigliere regionale Federazione della sinistra e Verdi -. Non si presentato alcun membro del governo, n il ministro, n sottosegretari. Solo loro delegati con nessuna capacit di decidere. Deludente, triste e anche grave visto che da Roma arriva la conferma della volont di liquidare il cantiere. I sindacati continuano la loro protesta a fianco dei lavoratori. Preoccupazione esprime anche l’assessore provinciale Paolo Baldini: Non emerso nulla di concreto se non la conferma che Invitalia dismetter la sua partecipazione a fine anno in assenza di commesse. E tra un mese e mezzo sar varata la nave delle Ferrovie e ai primi di dicembre verr consegnata. Senza la seconda nave si aprirebbe lo spettro della cassa integrazione. (ANSA).
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