LAVORO: MONITORAGGIO RIFORMA, DISOCCUPAZIONE IN CRESCITA COSTANTE

Esaminando la partecipazione al mercato del lavoro, il primo monitoraggio sulla riforma del lavoro del 2012 evidenzia come il numero di persone in cerca di occupazione cresce costantemente: nel secondo trimestre 2013 supera i 3 milioni di persone, il valore piu’ elevato dal 1992, portando il tasso di disoccupazione intorno al 12,0%. Il tasso di disoccupazione femminile cresce meno rispetto a quello maschile e si allarga il divario tra regioni settentrionali e meridionali. La dinamica del tasso di disoccupazione giovanile risulta piu’ sostenuta e l’indice riferito alla classe di eta’ 18-29 anni e’ pari al 27,7% (+3,4 punti percentuali su base tendenziale). Il tasso di mancata partecipazione cresce nel secondo trimestre 2013 rispetto allo stesso trimestre del 2012 di 1,5 p.p., risultando pari al 21,1%. L’incremento piu’ marcato si registra per gli uomini (+1,9 p.p) che mostrano un tasso pari al 17,8%, sebbene la mancata partecipazione femminile resta, in valori assoluti, piu’ elevata (25,2%), a conferma delll’esistenza di un elevato gender gap. Le differenze territoriali non tendono a ridursi con la crisi: il tasso nelle regioni meridionali e’, mediamente, tre volte piu’ elevato di quello delle regioni settentrionali. Per cio’ che concerne le aziende, si conferma un piu’ ridotto flusso di iscrizioni, cui si contrappone un livello crescente di cessazioni. Il saldo del primo trimestre 2013 e’ stato il peggiore in assoluto della serie storica dal 2004, con uno stock di imprese registrate pari a 6.050.239 unita’. L’aumento registrato nel secondo trimestre 2013 e’ stato abbastanza contenuto e insufficiente per impedire una riduzione dello stock rispetto al corrispondente trimestre del 2012. Tra aprile e giugno 2013, il tasso di crescita piu’ elevato e’ stato raggiunto nelle regioni del Centro e del Nord-Ovest (+0,5%). ASCA

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